Murale da Champions

MILANO

C’È CHI ha scelto la Madonnina, riproducendo alla perfezione le guglie del Duomo, ma inserendo qua e là delle palme perché, si sa, «a Milano manca solo il mare». Chi, ricordando con nostalgia le gloriose stagioni rossonere, ha scelto di immortalare «ringhio» Gattuso per dare uno scossone al Diavolo. E, ancora, c’è chi, senza lasciarsi condizionare dalla location, ha optato per un drago o per sport alternativi, dal surf al golf. Risultato? Il murale più lungo d’Europa, un chilometro di street art all’ombra di San Siro, che deve essere pronto – insieme al restyling dello stadio, ovviamente – per l’evento calcistico dell’anno: la Champions League del 28 maggio tra Real e Atletico Madrid. La chiamata alle armi, o meglio alle bombolette, è stata lanciata dal Comune di Milano, che ha patrocinato il progetto -ovvero la «Jam Stadio» – realizzato da Stradedarts, galleria di arte contemporanea che dal 1999 si occupa di “graffiti writing”, promuovendo i migliori rappresentanti italiani dell’arte urbana.

IL TEMA, neanche a dirlo, «Giochiamo la nostra partita», declinandolo con note di sport e verde. Cento writer hanno risposto all’appello e non si sono certo tirati indietro, arrivando in quel di Milano da tutta Italia e lavorando con 12 spray a testa pur di centrare l’obiettivo: dare un tono ai muri e al cantiere attorno al vecchio stadio Meazza prima del derby di Madrid.

IL RISULTATO è servito: il murale dei guinness è pronto a trasformarsi in un museo a cielo aperto e in un percorso che porta da via dei Piccolomini – passando dal piazzale dello Sport e da via degli Aldobrandini – al nuovo parco di fronte a San Siro, in via Federico Tesio. Sarà questa la galleria d’arte che accoglierà i 40mila blancos e colchoneros in arrivo da Madrid. 100 writers

Tanti sono quelli che hanno risposto, da tutta Italia, all’iniziativa che il 28 maggio consegnerà alla finale di Champions un ingresso allo stadio spettacolare

ARTICOLO DI SIMONA BALLATORE DEL 15 MAGGIO 2016, IL GIORNO