POLICLINICO DI MILANO
Un enorme mosaico di colori, 9 metri di lunghezza per due di altezza. L’idea è degli studenti della Scuola del Design del Politecnico. Caratteristica principale dell’opera grafica: oltre a vivacizzare l’ingresso al Pronto soccorso, assorbe l’inquinamento atmosferico. Il murale, inaugurato oggi al Policlinico, è stato donato da Retake, Politecnico e Airlite. Slogan dell’iniziativa: «Per una città più bella, più ricca di energia positiva, più vivibile».
ARTICOLO DEL 25 MAGGIO 2016, CORRIERE DELLA SERA
Murales mangia-smog per abbellire le pareti del Policlinico e aiutare l’ambiente. L’Irccs di via Sforza si apre al design in versione eco accogliendo nei suoi spazi due opere realizzate con una speciale tecnologia anti-smog, racchiusa in una pittura in grado di depurare l’aria rendendo inerti gli inquinanti e di resistere ai batteri, contribuendo così all’igiene dell’area in cui è esposta. Il primo murale, presentato ieri e accessibile a tutti i cittadini, è il più grande dei due previsti, ed è collocato all’ingresso del nuovo padiglione guardia-accettazione, su una parete di 20 mq. L’opera è stata realizzata dagli studenti del corso “Scenografie di luce” della scuola di design del Politecnico, sotto la guida dell’architetto Gianni Ravelli, insieme all’associazione di volontari “Retake Milano”. Il secondo murale è invece dedicato ai bambini che frequentano l’ospedale e verrà realizzato a giugno. L’iniziativa nasce dal desiderio della presidenza della Fondazione Cà Granda di abbellire gli spazi sotterranei della clinica De Marchi, dedicata alle cure pediatriche, con un dipinto che portasse colore e allegria ai bambini in attesa di effettuare un esame radiografico o un’ecografia. Il bozzetto del murale esterno, spiegano dal Policlinico, è «rappresentativo del legame che unisce l’ospedale alla città, è stato scelto tra un ventaglio di proposte selezionate dai responsabili del Corso». Le parole chiave di Milano che emergono dalla grande immagine astratta vogliono «rendere omaggio al Policlinico – come spiegano gli stessi realizzatori – come punto di riferimento per la città e per tutta la Lombardia». Il murale è un regalo con una doppia finalità: donare colore e bellezza a un luogo dedicato alle cure, ma anche contribuire a migliorare la qualità dell’aria.
ARTICOLO DEL 26 MAGGIO 2016, AVVENIRE
MILANO
OCCUPA UNA PARETE di quasi 20 metri quadrati e solo a guardarlo mette allegria. Ci sono i colori e le “parole chiave” di Milano, una sorta di «manifesto» per il futuro (energia, operosità, cultura ricerca, modernità, solo per citarne alcune), nel murale che accoglie i visitatori del Policlinico, all’ingresso del Padiglione Guardia-Accettazione. È, insieme, un prodotto di design ed ecologico. Di design perché è stato realizzato dagli studenti del corso “Scenografie di luce” della Scuola del Design del Politecnico, coordinati dall’architetto Gianni Ravelli, ed ecologico perché, complici i volontari milanesi dell’associazione Retake che ne sanno una più del diavolo in fatto di tecnologie, il murale è antismog. Realizzato con una particolare pittura (Airlite) in grado di “depurare” l’aria rendendo inerti gli inquinanti e di resistere ai batteri, contribuisce all’igiene dell’area in cui l’opera è esposta. Che non ha bisogno di particolari cure, solo della luce che la rigenera, ma in cambio restituisce «molecole ossidanti che attaccano gli agenti inquinanti trasformandoli in sali minerali innocui, neutralizzandoli». L’iniziativa nasce dal desiderio della presidenza della Fondazione Ca’ Granda di abbellire gli spazi esterni e quelli sotterranei della clinica De Marchi, dedicata alle cure pediatriche. L’idea è stata raccolta da Claudia Buccellati, presidente dell’Associazione per il Policlinico Onlus che ha coinvolto Retake e il Politecnico. Un «patto» fra eccellenze milanesi e volontariato che regala creatività e aria pulita in uno spazio pubblico. Negli spazi interni, appunto, a giugno, comparirà un altro gioioso murale nel corridoio di passaggio e di attesa della Radiologia pediatrica, che abbellirà le pareti e anche il soffitto. Il murale all’ingresso è stato scelto fra 40 bozzetti. E le “parole chiave” vogliono «rendere omaggio al Policlinico – spiegano i creativi – che è un punto di riferimento per la città». L’ospedale Maggiore è la più grande struttura sanitaria in centro città, con una sua storia che è cresciuta nei secoli grazie anche ad illustri benefattori. Una grande casa nel cuore della città (da qui Ca’ Granda), il cui prezioso gonfalone venne ideato da Giò Ponti, il «papà» del grattacielo Pirelli celebrato in questi giorni. Un altro simbolo di Milano.
ARTICOLO di STEFANIA CONSENTI DEL 26 MAGGIO 2016, IL GIORNO
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