Roma
Dopo Gassmann e la Brilli l’iniziativa in via Lisbona con Massimo Ammaniti “Sono indignato: paghiamo cifre enormi e pretendiamo servizi Il Comune è cieco”
Un albero precipitato, erbacce e rovi, feci dei cani, rifiuti. Massimo Ammaniti, psichiatra e professore onorario alla Sapienza, non ce l’ha fatta più a vedere trasformato in discarica il parco di via Lisbona, quartiere Salario-Villa Ada, e ha optato anche lui per la ramazza “fai-da-te”. Ha coinvolto il Fai, Retake e Amuse e ha dato appuntamento a tutti i residenti e alle persone di buona volontà per domenica 25 ottobre dalle 10 alle 16. Il volantino ha la sua firma autografa. Della serie “Ci metto la faccia”.
«Ho studio e casa in zona – racconta Ammaniti – un quartiere che ho sempre amato, con un suo carattere, palazzi anni ’30 progettati da Busiri Vici, il polmone verde di Villa Ada. Eppure, negli ultimi 10 anni la situazione ha subito un degrado progressivo». E come dargli torto? Davanti al parco Rabin, per esempio, c’è ancora una vasta area transennata che interrompe il marciapiedi e la ciclabile e costringe pedoni e ciclisti a scendere in strada.
«Nel giardino di via Lisbona – prosegue lo psichiatra – c’è anche una parte dedicata a Freud, perché lì vicino c’è la sede della Società psicoanalitica. Io sono indignato. Noi cittadini paghiamo cifre esorbitanti di Tari e pretendiamo dei servizi.
Il Comune, invece, è totalmente cieco. Non c’è bisogno di andare all’estero. Basta visitare altre città italiane, anche Napoli, per accorgersi che la situazione è di gran lunga migliore di quella romana». Ammaniti e gli altri volontari non si vogliono sostituire all’Ama. Vogliono invece «creare un confronto con il II municipio e il Comune». Una provocazione? «No, ma un’iniziativa forte alla quale cercheremo di dare continuità», risponde lo psichiatra.
Si allarga dunque la schiera dei cittadini, più o meno noti, che decidono di armarsi di ramazza e prendersi cura del proprio quartiere. Le aree verdi adottate in tutta Roma da associazioni ufficialmente costituite sono 51. Il primato spetta al IV municipio, Casal Bruciato, Tiburtino, San Basilio, con nove adozioni, seguito dal II e dal I, entrambi con sette. Ma ormai per tutta la città corre un movimentismo diffuso, fatto di residenti che si autorganizzano per riportare decoro alla loro strada, sulla falsariga di Alessandro Gassman e della sua iniziativa “Roma sono io”.
Due settimane fa Nancy Brilli ha partecipato a “Merulava”, pulendo via Merulana. E già il gruppo RetakeRoma Ardeatino prepara la sua battaglia per parco Scott, parte integrante del parco dell’Appia Antica.
Articolo de La Repubblica di Cecilia Gentile del 8 Ottobre 2015
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