Caccia al graffitaro che deturpa le cime delle Dolomiti

Cimolais

«La caccia all’imbrattore delle Dolomiti patrimonio Unesco è cominciata»: lo fa sapere il presidente del Parco delle Dolomiti Luciano Pezzin, che ha ricevuto mandato dal consiglio direttivo per dare corso ad azioni concrete per individuare l’autore delle scritte con lo spray rosso che deturpano le principali cime della zona. «Si tratta di una decisione doverosa – ha aggiunto il presidente e sindaco di Erto -: lo scopo della nostra area protetta è proprio quello di valorizzare il patrimonio locale e questa persona scellerata lo sta deturpando. Ci rendiamo conto che la missione di beccare l’imbrattatore sul fatto sarà ardua, potendo muoversi in solitudine su migliaia di ettari ed entrando in azione a piacimento, ma sappiamo anche che il personale del Parco e del Corpo Forestale regionale può intraprendere delle misure preventive, trovando magari nello zaino di qualche escursionista lo spray». Pezzin ha anche ricordato che esisterebbe una punizione esemplare qualora venisse colto sul fatto: «A parte le doverose sanzioni amministrative – ha concluso – si dovrebbe accollare l’onere di cancellare, ad una ad una, tutte le scritte che ha lasciato su creste, rocce e vette, proprio ciò di cui si stanno occupando il nostro personale e gli encomiabili soci del Cai. In ogni caso, chiediamo stretta vigilanza agli escursionisti, che possono segnalare presenze sospette e anche purtroppo eventuali nuove scritte che ci siano sfuggite».

Articolo de Il Gazzettino del 1 Novembre 2015

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