Smascherati i writers del centro Massaro: «Ripuliranno i muri»

BELLUNO

Presto Pongo, Ash, Raes4 e Iraq, i writers che così si firmano sui muri di Belluno, avranno un nome e cognome. Perchè la polizia è sulle loro tracce. In tutto sono una decina i ragazzi che stanno per essere identificati dalla municipale, che da novembre sta conducendo un’attività investigativa per scoprire chi c’è dietro alle firme dei writers e a quelle dei vandali che stanno disseminando scritte e scarabocchi di ogni genere su qualsiasi superficie gli capiti sotto mano: totem turistici (installati solo un mese fa, ndr ), pareti di edifici storici, cassonetti delle immondizie, targhe di professionisti. Per loro multe fino a 600 euro e una punizione «esemplare»: ripulire il malfatto e a risarcire i danni. Sono molti i privati, i cittadini, i responsabili di attività commerciali che si sono lamentati negli ultimi mesi di ciò che stava succedendo. Ed è solo grazie ad una residente di via Sottocastello, che ha fatto formale denuncia, che gli agenti di Gustavo Dalla Ca’ si sono attivati. I responsabili sono stati individuati guardando e riguardando le immagini di una trentina di telecamere; a breve a quei volti, spesso coperti da cappucci e berretti, saranno anche associati dei nomi. «Alcuni di essi sono maggiorenni, ma la maggior parte non lo sono ancora, pare siano figli di famiglie rispettabili», spiega il sindaco Jacopo Massaro. Ragazzi che per passatempo si dedicano ad imbrattare la città, lasciando poi lattine e bottiglie per terra, oltre a panchine mezze rotte e imbrattate a loro volta». Il sindaco di Belluno spiega che l’indagine condotta dalla polizia locale «è stata mossa da due motivi principali: dall’obbligo di rispondere all’esigenza dei cittadini, che pretendono decoro nelle vie di Belluno, e soprattutto quello di creare educazione e consapevolezza dei danni procurati ad edifici privati e pubblici». Un esempio per tutti: nell’ultima settimana nella facciata di Palazzo Bembo in via Loreto, un edificio per il quale il comune, la Regione e la Fondazione Cariverona stanno spendendo milioni di euro per il recupero, è stato oggetto di scarabocchi che potrebbero comportare un costo molto elevato per ripulirlo. «Le multe sono state elevate nei giorni scorsi, durante le festività di Natale, quando i controlli si sono fatti più serrati -racconta Massaro -. I ragazzi sono gran parte minorenni, sorpresi a imbrattare muri ma anche ad abbandonare bottiglie e lattine a terra». E se per l’attività investigativa sono servite anche le numerose telecamere che ci sono nel centro città, il sindaco e il comandante in capo della Polizia Locale Dalla Ca’ ieri mattina, dopo la tradizionale «Befana del Vigile» hanno annunciato che presto ne arriveranno altre che permetteranno di avere sotto controllo tutte le vie di accesso della città, da nord a sud e da est a ovest. Verrà aggiunta la video sorveglianza anche in periferia: a Baldenich, a Castion, in via Marisiga e perfino i commercianti del centro si doteranno di mini apparecchi che saranno immessi nel circuito comunale tenuto sotto controllo dai comandi delle varie forze dell’ordine.

ARTICOLO DI FEDERICA FANT DEL CORRIERE DI BOLOGNA DEL 7 GENNAIO 2016

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