Telos, l’ex Restelli rioccupata per una notte

Festa fino a ieri mattina, poi tutti a casa. Nessun incidente

SARONNO

Hanno fatto festa tutta la notte e al mattino di ieri quando sul posto si sono presentate le pattuglie dei carabinieri per un sopralluogo, se n ‘ erano andati: il riferimento va agli attivisti del Telos, che nella nottata fra sabato e domenica hanno di nuovo ” preso possesso ” dell ‘ ex sede del centro sociale, sgomberata il 24 gennaio dopo un ‘ occupazione durata poco più di un mese. Lo stabile è quello dell ‘ ex Restelli, già deposito dei bus e da tempo abbandonato, ma situato lungo la trafficatissima via Varese. Nel corso della notte ci sono andate alcune centinaia di giovani per assistere a un concerto di musica ” tecno ” organizzato nella rimessa. Tutto è filato liscio, sotto il profilo dell ‘ ordine pubblico: non ci sono stati incidenti perché le forze dell ‘ ordine sono rimaste ad osservare a distanza, per evitare ” scintille ” , mentre i partecipanti all ‘ evento si accalcavano all ‘ interno del caseggiato e si soffermavano all ‘ esterno con un continuo andirivieni. Si è andati avanti così fino a tarda ora, mentre fuori i writers realizzavano nuovi disegni e scritte a tema anarchico sulla facciata dello stabile e sui muri vicini. Poi il ” rompete le righe. ” Ieri mattinata, dunque, ha avuto luogo l ‘ intervento dei carabinieri, che hanno compiuto un controllo non trovando nessuno. Hanno di fatto ” riconsegnato ” lo stabile alla proprietà: a seguire il passaggio di testimone con una squadra di muratori che hanno provato di nuovo a bloccare gli ingressi, com ‘ era avvenuto un mese fa. Ma il Telos ha altri programmi e non è detto che includano di nuovo l ‘ ex Restelli: per sabato 5 marzo è annunciato un grande corteo proprio contro gli sgomberi e a seguire ci saranno la festa e il ” maxi concerto ” (in arrivo gruppi musicali da tutta Italia) per i sette anni di nascita del Telos, in un luogo per ora ” segreto ” e che sarà annunciato solo nel pomeriggio del giorno stesso della manifestazione.

ARTICOLO DEL 22 FEBBRAIO 2016, IL RESTO DEL CARLINO