PIEVE EMANUELE
CAMBIA LOOK il parco di San Francesco a Pieve Centro: nei giorni scorsi sono scesi nuovamente in campo i profughi ospiti della comunità pievese che hanno cancellato graffiti, ripulito dalla erbacce il giardinetto e riqualificato l’intera area. Una decina di ragazzi originari dell’Africa centrale e arrivati in Italia nel 2011. Non è il loro primo intervento utile a migliorare aree degradate delle città, spesso danneggiate dai vandali.
«GRAZIE ai giovani profughi ospitati alla Cooperativa Ezio, che hanno cominciato il lavoro di pulizia straordinaria di parchi e marciapiedi, un’ altra fetta di paese è tornata a vivere – spiega il primo cittadino Paolo Festa – e nei prossimi giorni i nostri ospiti passeranno nella frazione di Fizzonasco e negli altri quartieri». Tutte queste attività sono state rese possibili grazie alla convenzione sul volontariato stipulata tra l’Amministrazione Comunale e la Prefettura di Milano e grazie all’impegno della Cooperativa Sociale Ezio, dove i giovani rifugiati sono ospitati.
MENTRE impazza il dibattito sui migranti e sulle politiche dell’accoglienza e dell’integrazione, Pieve Emanuele prosegue lungo il proprio cammino fatto di collaborazione e socializzazione, costituendo un laboratorio di partecipazione e cittadinanza attiva ben consolidato: «Un modo per rispondere alla domanda di decoro degli spazi comuni e fare in modo che anche i più giovani si sentano coinvolti in percorsi di condivisione della tutela dei beni comuni – prosegue il sindaco -. Dopo le manutenzioni dei parchi e dei marciapiedi avvieremo altri progetti di collaborazione coinvolgendo nuovamente i cittadini e le associazioni che già in passato hanno risposto con grande entusiasmo ad iniziative analoghe».
I PROFUGHI pievesi hanno contributo nei mesi scorsi alla riqualificazione di un altro importante luogo della città: la stazione. In occasione dell’inaugurazione della piazza antistante lo scalo ferroviario intitolata al parco Agricolo del sud Milano, il loro lavoro è stato fondamentale per ripulire parcheggi, spazi comuni e percorsi ciclopedonali.
ARTICOLO di MASSIMILIANO SAGGESE del 27 FEBBRAIO 2016, IL GIORNO
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