Dopo la consacrazione dei “writers” nella mostra al padiglione d’arte contemporanea, scatta il contrattacco dell’associazione nazionale antigraffiti, l’agguerrito gruppo nato un anno fa per lottare contro il degrado urbano. Il sodalizio, guidato dal senatore forzista Vittorio Pessina, non ha gradito il tono con cui stampa e televisione hanno riportato le dichiarazioni dell’Assessore Vittorio Sgarbi, <<alle quali i media – ha detto Pessina –hanno dato un tono libertino, facendo emergere una realtà vandalica e di degrado urbano come una nuova forma d’arte per rendere le città più belle e attraenti. Mi lasciano perplesso le foto che sono apparse sulla stampa di muri imbrattati e panchine coperte di scritte, che nella realtà che ci circonda possiamo assicurare non sono arte, accompagnate da giovani sorridenti che posano davanti a un nuovo modo di intendere la vita>>, ha concluso il senatore. Le parole di Sgarbi, secondo Pessina, sarebbero state travisate.
Si tratta, in piccolo, di uno scontro di civiltà, fra la “dolce arte di strada”, come la definiva il titolo della mostra, e chi anche dietro un muro di periferia coperto di vernice spray vede solo un torno subito. Non è un caso che il sito dell’associazione antigraffiti offra la possibilità di scaricare da Internet modelli preconfezionati per sporgere querela. Per Pessina e i suoi imbrattare un muro, prima che una forma d’arte, resta un reato. <<Anche Sgarbi – ha detto Pessina – alla conferenza stampa di presentazione della mostra ha affermato giustamente che il fenomeno dei graffiti trova le sue radici nell’illegalità, che non ammette di essere “inscatolato” fra le pareti di un museo. Questa forma di espressione è trasgressione allo stato puro, e chi fa ciò è cosciente di commettere un reato>>. L’accusa è quella di trasformare i graffitari in uomini marketing, in cerca di fama e successo. Pessina, tuttavia, con la sua associazione non punta ad aprire un dibattito artistico, ma a prendere provvedimenti contro i “writers”. Il segretario dell’Associazione Antigraffiti, Fabrizio De Pasquale, che siede anche in Consiglio comunale, è stato fra i promotori della mozione che istituisce un nucleo di vigili per contrastare il degrado.
Il Giorno
Guido Bandera
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