Una legge per inasprire le sanzioni contro chi imbratta i muri e causa degrado nelle città. È la proposta lanciata ieri dal sindaco Matteo Renzi, che rivolge «un appello ai parlamentari fiorentini di tutti gli schieramenti per combattere i graffitari che deturpano le città, oggi punibili con una sanzione da poche decine di euro».
«Sarebbe cosa buona e giusta», ha detto Renzi presentando i risultati della campagna «Graphiti Kommando». In sei mesi, da gennaio a fine giugno, i volontari della Fondazione Angeli del Bello hanno battuto otto chilometri di strade, rimettendo a nuovo 17.500 metri quadri di muri nell’Oltrarno e 186 numeri civici ripuliti grazie al lavoro di personale qualificato (coinvolti anche disoccupati, retribuiti con voucher) e volontari che hanno impiegato 760 litri di materiali tra vernici, paste coloranti, smalti e solventi e 350 tra pennelli e attrezzi vari. L’iniziativa, ideata dalla Fondazione Angeli del Bello con il contributo dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze, ha l’obiettivo di rimettere a nuovo vie e aree esteticamente rovinate da scritte, manifesti e adesivi abusivi, intervenendo in zone della città più degradate che, in questa prima fase del progetto, sono state individuate nell’Oltrarno. «Graphiti Kommando», hanno spiegato gli imprenditori Giorgio Moretti e Marco Bassilichi, rispettivamente presidente e vice della Fondazione, ha interessato complessivamente 17 strade e una piazza. «Crediamo molto in questo progetto, e nell’attività degli Angeli del bello – ha detto il sindaco – perché si basa sul protagonismo dei fiorentini per tenere pulita la propria città. Non è con le ordinanze che si risolve il problema del degrado, ma facendo una scommessa educativa e coinvolgendo i cittadini». Un’iniziativa dall’intento pedagogico, secondo Palazzo Vecchio: «Per educare cittadini e turisti a rispettare la nostra città, I risultati sono buoni, ma possiamo fare di più». E per questo a Firenze partirà un’altra iniziativa: «Angelini del Bello», con lezioni all’interno delle scuole elementari, con l’obiettivo di «insegnare il rispetto della città anche ai più piccoli». «Siamo di fronte al tentativo di fare di Firenze una città di tutti e non solo di chi l’amministra – ha proseguito Renzi – È bellissima l’idea che il Comune fa le operazioni di riqualificazione di alcuni luoghi e poi i fiorentini se ne fanno carico: è l’idea che la città è la loro». Graphiti Kommando ha interessato 17 strade e una piazza cittadine: via del Leone, via dell’Orto, via di Camaldoli, via San Giovanni, via del Drago d’Oro, Borgo Stella, via Santa Monaca, via del Campuccio, via dell’Ardiglione, via dei Preti, via della Chiesa, via presto San Martino, via de’ Coverelli, via Toscanella, via delle Caldaie, Borgo Tegolaio, via Maffia e piazza della Passera. Nata nel 2010 da due soci fondatori, Quadrifoglio e l’associazione Partners Palazzo Strozzi per promuovere e coordinare progetti e azioni di volontariato volti a migliorare il decoro e la bellezza di Firenze, la Fondazione attualmente conta 1.500 volontari fra privati, scuole, università per stranieri e associazioni che operano suddivisi in gruppi non solo per ripulire dalle scritte vandaliche i muri dei palazzi fiorentini, ma anche per curare i giardini e gli spazi di verde pubblico. Al progetto Graphiti Kommando ha contribuito anche la società Sikkens, fornendo sia la consulenza tecnica e la formazione dei volontari sia un supporto materiale, offrendo gratuitamente uno strumento per la «lettura» del colore delle facciate e un tintometro che è lo strumento che consente di riprodurre il colore rilevato. Inoltre, è in via di definizione un protocollo d’intesa con la Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze (Corso di Restauro) per ottenere la supervisione scientifica sull’attività dei volontari; successivamente la Fondazione intende arrivare a definire con la Soprintendenza un accordo che disciplini in modo dettagliato e completo la modalità ed il tipo d’intervento sui beni tutelati. Cla.B.
Articolo apparso 11 luglio 2013 sul Corriere Fiorentino
Livia Chirulli
8 settembre 2014 at 23:05
E ora che e’ Presidente del Consiglio? Noi stiamo aspettando…