New York, 29 ott. (TMNews) – “Non siamo d’accordo né sul contenuto né sul tipo di arte, quindi abbiamo deciso di non pubblicarlo”. Così il portavoce del New York Times, Eileen Murphy, ha spiegato perché il giornale di New York ha deciso di rifiutare l’editoriale proposto dallo street artist, Banksy. Lui però non si è dato per vinto e ha postato sul suo blog l’articolo in un fotomontaggio con tanto di prestigioso quotidiano.
Il suo editoriale prende di mira la decisione della città di costruire un nuovo grattacielo – la Freedom Tower – proprio sui resti delle Torri Gemelle. “L’11 settembre ha rappresentato un attacco contro tutti noi, ma anche un modo per capire come possiamo reagire alle avversità. Come abbiamo risposto? Con 104 piani di compromesso?”, scrive l’artista che sostiene che la costruzione del grattacielo non sia stata una reazione all’attacco.
Il One World Trade Center sembra “un ragazzo molto alto ad una festa, che goffamente curva le spalle cercando di non distinguersi dalla folla”. L’articolo infatti si intitola ‘Shyscraper’ giocando proprio con le parole ‘shy’ (timido) e ‘Skyscraper (grattacielo). Nell’editoriale Banksy se la prende (senza mai citare il suo nome) con il sindaco Michael Bloomberg che aveva duramente attaccato l’attività dell’artista e i graffiti in generale. “A New York il pugno in un occhio non sono i graffiti ma è quello che si sta costruendo a Ground Zero”.
News da: http://www.tmnews.it/web/sezioni/news/nyt-rifiuta-editoriale-banksy-graffiti-meglio-di-freedom-tower-PN_20131029_00234.shtml
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