L’Anaci: «Ok alla pulizia delle facciate, ma dovete dare la caccia ai writer »

MILANO – Manutenzioni forzate Le nuove regole
Stabili da rifare, l’altolà degli amministratori

Il centrodestra e gli addetti ai lavori annunciano battaglia contro il nuovo regolamento edilizio che si appresta ad affrontare l’esame del consiglio comunale. Nel mirino in particolare l’articolo 11 che obbliga i condomini a pulire le facciate «indecorose» e il 12 che prevede «l’attribuzione di una funzione pubblica» agli edifici privati abbandonati da 5 anni che le proprietà non risanano e che il Comune non si può permettere di ristrutturare.
Due giorni fa su queste pagine il presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici leggeva la norma «come una resa da parte dell’amministrazione nella battaglia contro i graffiti» e «una forma di tassazione indiretta».
Forse a Palazzo Marino non si sono posti il problema degli edifici dei centro storico, moltissimi dei quali sono vincolati dalla Soprintendenza. A chi spetta in questo caso la pulizia? All’amministrazione secondo il vicepresidente del consiglio comunale, Riccardo De Corato (FdI). «Siamo pronti a impugnare il nuovo regolamento edilizio. Si tratta di un piano scellerato fatto per far fronte ai costi della rimozione dei graffiti.
Faccio presente che nel centro storico, dove praticamente tutti i palazzi sono imbrattati da sgorbi, toccherebbe al Comune ripulire i muri in quanto sottoposti a vincolo. I palazzi che superano i 50 anni costituiscono il patrimonio storico-architettonico della città: è l’ente pubblico che deve provvedere alla rimozione dei graffiti. Pisapia ripulisca dalle scritte gli stabili del centro storico oppure faremo ricorso al Tar».
Più morbida la posizione degli amministratori di condominio, che sono disponibili a venire incontro alle richieste di Piazza Scala, a patto che cambi l’atteggiamento nei confronti dei writer. «Potremo anche comprendere l’utilità della norma ai fini di rendere la città più bella e più decorosa, ma bisogna considerare l’aggravio dei costi che la pulizia delle facciate prevede: una volta rimossi i graffiti infatti è necessario rifare le facciate perchè l’intonaco si scolorisce. Ci aspettiamo quindi – spiega Leonardo Caruso, presidente della
consiglio provinciale dell’Anaci – un atteggiamento diverso nei confronti dei writer. Il Comune deve essere al nostro fianco nella battaglia contro i vandalismi e rendere la vita il più possibile difficile ai graffitari. Mi capita spesso di sentire di stabili imbrattati il giorno dopo che sono stati smontati i ponteggi, ma così la situazione diventa insostenibile». Pensando poi in concreto «visto che siamo costretti a mettere mano al portafogli – rilancia Caruso chiediamo che il Comune ripristini la forma dell convenzione tra Amsa e i condomini per la pulizia delle facciate e che vengano fatti dei “pacchetti”».

Articolo di Marta Bravi apparso su il Giornale il 10 gennaio 2014

 

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