Ancora danni dopo il corteo del I Maggio.

Milano – Come ogni anno non poteva mancare il corteo del Primo Maggio: un ottimo momento per decine di vandali che, confondendosi tra la moltitudine della gente civile, imbrattano ovunque. Un segno di cordadia che offende la città che vive inerte questa violenza.

Le immagini che seguono sono solo alcune delle scritte (NO TAV e NO EXPO) presenti sul percorso della manifestaizone. Segni  che  evidenziano ancora una volta questa triste realtà di non rispetto, esulando dal messaggo, che non richiede ulteriori parole per essere spiegata.

Primo Maggio

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3 Responses to Ancora danni dopo il corteo del I Maggio.

  1. Mauro Rispondi

    3 maggio 2014 at 22:20

    I soliti disadattati che sperano di dimostrare di essere superiori alla legalità e chi la incarna, e invece dimostrano solo l’abisso etico-culturale in cui sono sprofondati. Abbiate il coraggio e l’umiltà di ammettere che avete bisogno di uno psico-terapeuta. Parlo seriamente!

  2. Viola Andreoni Rispondi

    10 maggio 2014 at 19:18

    Accadde nel lontano 2012 …
    C’era una volta …chi credeva ancora fiducioso che si volesse “davvero” almeno tentare di fermare il degrado e la devastazione dei soliti noti a Milano era il 30 APRILE 2012 quando

    Appello di AssoEdilizia. Graffiti Selvaggi – Cortei a Milano il primo maggio
    Appello del Presidente di Assoedilizia, Associazione della Proprietà Edilizia,
    ai cittadini partecipanti

    CORTEI DEL 1° MAGGIO: ISOLATE GLI IMBRATTATORI.

    La Crisi economica insegni a tutti ad essere piu’ rispettosi ed a far maggiormente rispettare la propria citta’, che e’ un bene comune.
    L’ associazione dei proprietari immobiliari chiede inoltre che siano
    vietate alle manifestazioni le bombolette spray, vernici, e sostanze imbrattanti.
    Milano – 30 aprile 2012 – La manifestazione e i cortei del l° Maggio non siano l’occasione per lo sfogo di facinorosi e di vandali estranei al loro spirito.
    Il presidente di Assoedilizia avv. Achille Colombo Clerici invita i cittadini che il 1° maggio parteciperanno alle manifestazioni pubbliche per la ricorrenza della Festa del Lavoro a non permettere che, nel corso delle stesse, ci siano persone che, con azioni di inciviltà, offendano la loro città, imbrattandone i muri e gli arredi con notevole danno, sia per il decoro urbano, sia economico per la ripulitura.
    “Il giudizio negativo e di riprovazione di coloro che sfilano legittimamente – afferma Colombo Clerici – è fondamentale per isolare i vandali. Cittadini, fate sentire che disapprovate fortemente l’operato di chi usa bombolette spray, vernici e altri materiali imbrattanti contro la città. Fate sentire che vi sta a cuore Milano, patrimonio di tutti e di ciascuno di noi. Anche l’ offesa alla sua immagine è un danno per la comunità”.
    All’appello Assoedilizia aggiunge la richiesta – ripetuta da anni – che sia vietato detenere, partecipando ai cortei ed alle manifestazioni, bombolette spray, vernici ed altri materiali imbrattanti, così come avviene per altri strumenti atti ad offendere.
    Illusorio, ieri come oggi, il credere che a fermare questi delinquenti possa intervenire la gente comune, quando il loro POTERE DI DEVASTAZIONE è costantemente ratificato da anni di inazione di chi non li ferma d’ufficio.

    ED ECCO CHE SIAMO QUA DI NUOVO A CALCOLARE I DANNI E L’UMILIAZIONE IMPOSTA A MILANO

    Il grado di, reale e orrenda, aggressività dei “Bravi Ragazzi che dicono sia bene possano sfogare la loro creatività (a detta di certi benpensanti)” che abbiamo, malauguratamente, visto in azione nei video diffusi dalla Polizia di Milano, il 5 maggio 2014, è angosciante e toglie ogni dubbio.
    Per chi li teme ovviamente.
    Altri li vezzeggiano e tentano di farseli amici, illudendosi che si plachino un po’. Questo equivale a: partecipare alle feste di nozze dei mafiosi, illudendosi che: “sentendosi onorati dalla frequentazione di onesti cittadini poi si trasformino tutti in brava gente”. Ma.. quando mai?
    Visto il risultato del May Day 1 maggio 2014. Corteo autorizzato = vandalismo concesso!
    E la gente civile? Ma ripulisca no, perdindirindina, e zitta.
    Così è deciso dove si “pote ciò che si vuole”.

    Saluti cordiali dalla città di Expò 2015: in attesa di 20milioni di sciocchi, che si spera ardentemente terranno il naso sempre solo in su per ammirare le belle bandiere colorate sventolare

    Viola Andreoni

  3. Mauro Bosio Rispondi

    11 maggio 2014 at 05:57

    “TANTO LO RIFANNO? Forse si e forse no.
    E io ho ripulito subito, il giorno 2 maggio, la facciata di casa mia, mentre i miei condomini, vedendomi all’opera, si sono divisi fra quelli che si fermavano a ringraziare calorosamente e quelli che passando mi guardavano con compatimento.

    “Tanto lo rifanno” è il commento sconsolato e, purtroppo, se nulla cambia lo temo anch’io.
    Ma passare dove è pulito mi carica di speranze anche per il futuro.
    E’ che senza speranza per il futuro non si va in alcun luogo. Preferisco pulire e subito.

    Non voglio però provare rancore per chi dimostra di non avere il cervello a posto.
    Il rancore fa danni a chi lo prova e nel tempo anche a chi è indirizzato. Alla fine si sta solo male tutti.
    Ma qua DOBBIAMO LAVORARE INSIEME per la nostra Italia e trovare un modo di liberarci dei devastatori.
    I devastatori non sono solo quelli che sporcano e devastano e rubano, a tutti i livelli sociali, sono anche quelli che non fanno niente per impedirglielo a consumano le energie buone della gente per bene.
    Se la gente per bene si stufa e poi passa dalla parte di quelli che si rassegnano a vivere nel degrado è finita.
    Ma quanto ci vuole a perdere quella voglia tutta italiana di considerare recuperabile ogni persona senza chiedergli di rimediare ai danni fatti. I danni prodotti dai writer vandali sono enormi, sarà per questo che ho letto che in Francia, per esempio, a chi sporca vengono chiesti subito 25.000 euro? E anche in altri paesi leggo che le multe molto molto alte. Più soldi per le multe più soldi per il contrasto al vandalismo, e meno soldi per le bombolette. Ho letto di quel sarto che ha smesso di sporcare in giro perché viveva a Madrid e le multe erano troppo alte.
    Ma i nostri governanti cosa aspettano ad allinearsi alle furbizie e al buon governo degli altri? Che non resti più nulla di ammirabile e di cui poter essere orgogliosi? Non lo vedono il degrado?

    Ma quei genitori che non raddrizzano i loro virgulti mentre osservano che hanno mani sporche di vernice, “perché son ragazzate”, che non li tengono in casa la notte a 13/14 anni, a dormire nel loro letto, “perché i loro amici escono”, altrimenti i figli poi sono malumorosi e ingestibili, a quei genitori dico: GUARDATE IL VIDEO DELL’AGGRESSIONE AL DIPENDENTE DI ATM IN METRò A MILANO e non illudetevi che se a fermali e educarli ora non provvedete voi, ci sia intorno una società pronta a farli crescere, impedendo che poi si trasformino in delinquenti come quelli.
    Lo dico perché ci sono genitori, all’apparenza colti, che sorridono vedendo il pennarelli per fare tag che escono dalle tasche dei loro ragazzini e se puzzano un po’ di vernice (tossica) pensano “e.. sta crescendo io alla sua età fumavo le prime sigarette”, e lasciano fare.
    Chi abbatte il decoro ai luoghi dove si vive ha enormi responsabilità sociali.
    L’abbrutimento di tutto dilaga anche nell’animo.
    Crea gravissimi danni alla felicità delle persone e alla loro fiducia nel futuro. Mauro

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