NOVARA – Scarabocchi con bombolette spray sui muri di case private, alcuni dei quali sembrano essere stati appena riverniciati. Graffiti e «tag» anche sulle porte, persino accanto ad affreschi, senza risparmiare la segnaletica turistica dei monumenti. Nelle ultime settimane, approfittando delle lunghe notti d’estate, è stato un fiorire di imbrattamenti in centro, soprattutto nelle vie laterali di corso Cavallotti, con «epicentro» collocabile al liceo artistico di via Greppi. Ci sono zone dove sugli edifici non si riesce a trovare uno spazio libero.
«È una situazione che fa cascare le braccia – commenta l’assessore Giulio Rigotti, delega all’arredo urbano – sono azioni vergognose, questo genio espressivo è un atto d’inciviltà. Fa rabbia vedere la città deturpata così. Con l’assessore Fonzo sto cercando di capire come intervenire, ma non è facile: servirebbe un’attività d’intelligence per attuare una sana e rigorosa repressione, perché non si possono fare continui appostamenti alle 2 di notte. Sono firme con cui gli autori, credo una decina in tutto, segnano il territorio: si possono decrittografare e questo spetta alle forze dell’ordine, che però hanno altri problemi. Ma anche la scuola dovrebbe fare la sua parte».
Se i responsabili sono colti sul fatto il Comune interviene. Nel novembre scorso si è costituito parte civile contro due giovani sorpresi a imbrattare e denunciati. A maggio tre minorenni sono stati «condannati» a ripulire il muro del Parco dei Bambini che avevano scarabocchiato. Nel settembre 2013 era stata emessa un’ordinanza per obbligare i condomini di alcuni palazzi del centro (corsi Cavour, Italia, Mazzini e via Rosselli) a ripulire: «L’hanno fatto tutti – dice Rigotti – tranne uno che aveva chiesto una proroga ora scaduta. Torneremo a sollecitarlo. Ma è una misura che possiamo prendere per le vie principali, non imporre in ogni vicolo»
Articolo di Claudio Bressani pubblicato su La Stampa il 4 settembre 2014
Commenti recenti