VILLAFRANCA – Un gesto di rabbia legato a qualche “ferita” scolastica che non si è ancora rimarginata, o uno scherzo di Carnevale che non ha fatto per nulla sorridere. Potrebbero essere i motivi che hanno spinto, si presume, un gruppo di ragazzini ad introdursi alla scuola media “Italo Calvino” di Taggì di Sotto a Villafranca Padovana nella notte fra lunedì e martedì. Incursione durante la quale sono stati imbrattati banchi e armadi, e lasciate scritte offensive ben leggibili sulle lavagne. Ingiurie che sembravano avere come bersaglio un docente in particolare. È di fronte a ciò che martedì si è ritrovato un operatore scolastico, arrivato a scuola per effettuare delle pulizie in vista delle ripresa delle lezioni di stamattina. Il giorno prima tutto era in ordine. La mattina seguente, invece, i banchi spostati e imbrattati con colla e vernice e poi le scritte nelle lavagne. L’episodio è stato segnalato ai carabinieri di Limena che hanno effettuato un sopralluogo nella scuole verificando quanto accaduto.
Nessun segno di effrazione è stato rinvenuto a porte e finestre, forse il gruppetto si è introdotto trovando una finestra aperta. Nessun danno materiale è stato causato alla scuola e nessun furto. Un gesto che il dirigente scolastico Francesco Callegari esclude possa essere opera degli alunni. Ritiene sia piuttosto un’incursione messa in atto da ragazzi più grandi, ancora con antipatie per gli ex professori delle medie. «Io non credo proprio sia opera dei ragazzi che frequentano la scuola – ha detto il dirigente – posso dire di conoscerli bene. Lo vedo più come opera di ragazzi più grandi. Capita una volta all’anno in occasione di Halloween, e in questo caso per Carnevale. Non è stato rubato e danneggiato nulla».
Dell’accaduto è stato informato anche il sindaco di Villafranca Padovana Luciano Salvò. «In Comune non è arrivata dalla scuola alcuna richiesta di intervenire per pulire muri o altro – ha spiegato – Ciò significa che molto probabilmente l’imbrattamento ai banchi e le scritte sulle lavagne sono stati rimossi dagli operatori scolastici. La cosa che mi lascia più perplesso è immaginare un’intrusione». Ieri mattina Salvò ha fatto un giro esterno della scuola verificando che porte e finestre non presentassero anomalie o fossero di facile apertura. «La scuola è vicino alla palestra dove si tengono moltissime attività fino a sera tardi – ha detto – plesso che inoltre di affaccia sul campo sportivo dove si tengono gli allenamenti delle squadre di calcio. Faccio fatica a pensare che ragazzini di 12 o 13 anni possano stare in giro da soli fino a tarda sera». A mostrare i “graffiti” di qualche giovane innamorato è invece il muro più alto della palestra. Qui giovani temerari si sono arrampicati fin lassù per lasciare i propri messaggi e imbrattare così un bene pubblico la cui sistemazione ricade sulla collettività.
Articolo pubblicato su Il Gazzettino il 19 febbraio 2015
Commenti recenti