Milano, 4 giugno 2015
Dopo poche settimane dall’episodio della cancellazione del murale deteriorato, con relativa riappacificazione con Pao, autore dell’opera, il quale, anch’esso, ha ammesso successivamente la necessità di una riqualifica, dato l’avanzato stato di deterioramento e abbandono, l’Associazione Nazionale Antigraffiti – Retake Milano torna alla cronaca suscitando clamore, e grande stupore tra i volontari dell’associazione, ignari di tutto.
I fatti per i quali siamo stati citati in questi giorni, non solo non ci riguardano direttamente ma ci assimilano a comportamenti che non ci appartengono eticamente, in quanto le nostre attività ed interventi hanno sempre riguardato aree del territorio e della città e come tali sono sempre nate da una comunione di intenti con la cittadinanza e con chi il territorio lo abita e lo anima.
A questo proposito dichiariamo che la questione “interventi al Leoncavallo ” non rientra tra i progetti che abbiamo in calendario tanto a breve quanto a lungo termine.
Gli interventi annunciati a marzo, in conferenza stampa, sono stati portati a compimento e in questo periodo stiamo valutando i prossimi, provvedendo alle necessarie procedure di autorizzazione e campionatura delle aree interessate.
Dopo quasi dieci anni di attività siamo felici che la cittadinanza abbia recepito l’importanza del nostro messaggio e dei nostri obiettivi, ma risulta quanto mai fondamentale procedere con attenzione e rispetto di quello che viene riqualificato per il bene della città e di chi la vive; questo risulta fondamentale in quanto, la mancanza di strategia di intervento, potrebbe portare altrettanti danni rispetto a quelli già esistenti.
Andrea Amato
Presidente Associazione Nazionale Antigraffiti – Retake Milano
Enza P.C.
4 giugno 2015 at 17:51
Certo che leggendo la rassegna stampa di ciò che “si vorrebbe attribuire ai volontari dell’associazione” la sensazione è davvero sgradevole.
La nostra battaglia quotidiana, mai ferma, è per il “sostegno della civiltà e della bellezza” drammaticamente rubata al Paese da troppe beghe politiche.
Sembra proprio che tutti abbiano deciso di prendere la “nostra corda” e tirarla da una parte all’altra per ragioni promozionali. Penoso e ridicolo l’affanno di troppi, soprattutto superfluo.
E’ la cosa più sciocca e inutile – il credere che esistano solo persone condizionabili da intimidazioni e pure mosse da opportunismo, alla perenne ricerca di vantaggi personali.
I volontari Retake sono ben altro e chi spinge e tira inutilmente è tempo che “se ne faccia una ragione”.
Lavoriamo costantemente e senza squilli di trombe, a noi non servono proprio: siamo cittadini volontari attivi per la città. Fermamente decisi a regalare ovunque, a prescindere da chi governa, esempi di civismo possibile e condivisibile.
VIola Andreoni
5 giugno 2015 at 04:23
Bravi. Mostrate la pazienza di Giobbe e la calma dei nervi distesi, quelli citati in una nota pubblicità, ma soprattutto comunicate, anche a parole, una forza positiva e una costanza da fa rimpicciolire, come Lillipuziani, i molti che vi stanno rompendo l’anima e alitandovi fiato puzzolente sul collo con l’intenzione di vampirizzarvi.
La truppa dei volontari, anche solo per un giorno, che vi ha conosciuto come me, e che ha visto quanto siete bravi e generosi e sinceri, sono sicura che vi starà sempre al fianco.
I ragli d’asino si dice che non arrivano in cielo. E voi fate proprio bene a svergognare chi si inventa notizie bugiarde.
Walter
13 giugno 2015 at 17:05
Oggi, 13 giugno, se passate in via Cesariano vedete il bel nuovo murale apprezzato da tutti.Un bel lavoro anche con l’aiuto dei bambini presenti.Speriamo che nel tempo sia mantenuto bello come è ora e non venga lasciato in mano ai vandali come lo è stato il precedente senza preoccuparsi di restaurarlo.I bambini devono giocare nel bello e apprezzare l’estetica.Non giocare per anni e anni nel degrado abituandosi così al brutto come se il brutto sia normale parte dell’esistenza.E’ diseducativo abituare i bambini agli sgorbi spray.Ricordiamoci dove hanno giocato i bambini per anni e anni fino a pochi giorni fa.Guardiamo bene quel muretto e che educazione dava:
http://i.imgur.com/dQr1sek.jpg
Brenda Salani
14 giugno 2015 at 05:30
E’ vero faceva ormai ribrezzo il muretto.
Ma, nonostante i molti proclami di una bizzarra pace fatta, a me sembra che quello sia diventato il “muretto della finta vergogna” tutta costruita contro i Retaker. Troppo spudoratamente utile (dopo le esagerate porcherie dei Black Block), per far saltellare felici verso altri e allegri vandalismi quelli che professano la teoria dello spruzzo libero.
Mi spiace per voi che vi sbattete tanto per il bene di Milano, ma leggo che fra gli aiutanti scelti da Pao e Linda spicca il nome di Zibe. Il mio quartiere è costantemente e ripetutamente vandalizzato ovunque da questo bellimbusto: che spruzza il suo nome a grandi lettere di varie colorazioni senza mai smettere.
Ma cosa voglio far credere e digerire questi che fanno i santi street artist che è giusto imbrattare e distruggere tutto? Ma fatemi tutti il piacere.. che pace è quella che dicono di volere se è l’inarrestabile Zibe
a dipingere in Cesariano.