Smascherati i writer “seriali” dei treni

Trieste

A smascherare i writer sono state le immagini delle telecamere. Sono in due e in poche settimane hanno scarabocchiato – non si può parlare di opere d’arte – le fiancate di alcune carrozze ferroviarie all’interno dell’area deposito della stazione. Gli agenti della Polfer li hanno bloccati l’altra sera. Alla fine dell’ultima performance. Si legge in una stringata nota inviata dalla Questura che alle «due persone individuate sono stati attribuiti 12 diversi episodi». Infatti dopo aver preso i vandali gli investigatori hanno verificato le immagini delle telecamere della stazione, scoprendo che i due sospettati erano degli habitués dello scalo, e che a ogni loro ingresso corrispondeva una “prestazione artistica” sulla fiancata di un vagone. Da qui la segnalazione alla Procura e la conseguente denuncia non solo per danneggiamenti, ma anche per violazione del regolamento di Polizia ferroviaria. La sanzione dietro l’angolo ammonta a qualche centinaia di euro. Ma il conto salato potrebbe arrivare presto da Trenitalia, la società proprietaria delle carrozze “ritoccate”. Si parla di circa 25mila euro per ogni vagone disegnato. L’allarme è scattato a giugno. Regolarmente erano apparse scritte e disegni sulle fiancate delle vetture ferme in deposito, alcune delle quali destinate a essere utilizzate il giorno stesso. Disegni, se così si possono chiamare, che comunque rappresentavano lavori lunghi e dettagliati. Insomma chi aveva operato sul posto lo aveva fatto – indisturbato -per molte ore. I writers erano entrati e usciti dalla stazione con le bombolette spray, visti solo dalle telecamere che, a quanto pare, nessuno aveva controllato se non dopo l’identificazione dei due sospettati e cioè dopo 11 episodi. Come si legge nella nota della Questura, l’indagine è stata attivata «al fine di contrastare e prevenire tale fenomeno». E per questo «il compartimento ha predisposto vari servizi e procedure di comunicazione con il personale ferroviario che ha consentito di portare a un decremento dei casi di imbrattamento». Quello segnalato è solo l’ultimo episodio di imbrattamento di una lunga serie. Qualche tempo fa sono state “graffittate” otto locomotive nella zona di Campo Marzio. «Nell’area non c’è alcuna sorveglianza», aveva tuonato Harald Schmittner, amministratore delegato di Rail traction company, la società di Bolzano che cura il collegamento ferroviario dal Molo sesto fino in Germania.

 

Articolo di Corrado Barbacini de Il Piccolo Giornale di Trieste del 6 Settembre 2015

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