Dopo il corteo, Corso Venezia è piena di scritte e gli autori impuniti

Anche questa volta  il corteo, che ha transitato per le vie del centro di Milano lo scorso 22 novembre, ha lasciato sui muri di Corso Venezia, palazzi storici pubblici e privati, scritte politiche. Manifestare il proprio pensiero è un diritto ma rovinare una città per farlo è un reato (art.639 c.p.).

Corso Venezia com'era prima della manifestazione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La forte preoccupazione è che le scritte  rimarranno per mesi e che nessuno, dal Comune ai singoli cittadini, farà nulla.

Gli autori, veri e propri vandali, non sono stati fermati, forti dell’impunità che il nostro Paese solitamente riserba a questo tipo di azioni per motivi di ordine pubblico. Così la città deturpata è in balia di pseudo manifestanti che, nascondendosi tra quelli veri, agiscono indisturbati.

Questa volta gli imbrattatori non si sono limitati a imbrattare i palazzi ma anche la strada dove enormi scritte sono apparse sui marciapiedi e sulle carreggiate, realizzate con un grande pennello e vernice. Ovviamente nessuno ha visto nulla e nessuno ha fermato i responsabili di tale devastazione.

Centinaia di scritte da Porta Venezia a Piazza San Babila, in entrambi i lati.

Noi, non accettiamo questo scempio. Centinaia di migliaia di euro spesi per ripulire dove viviamo.

Un appello ai cittadini:

Non rimaniamo a guardare che la città venga devastata. Reagiamo al degrado!

 

Guardate cos’è diventata Corso Venezia dopo la manifestazione…

 

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3 Responses to Dopo il corteo, Corso Venezia è piena di scritte e gli autori impuniti

  1. Maurizio Rispondi

    26 novembre 2012 at 10:03

    Notate una cosa:a metà rassegna circa ci sono due foto di scritte sull’alfalto dell’incrocio .La seconda è una sagoma bianca con una scritta.E’ precedente a questa manifestazione .E’ stata fatta dai “civilissimi” ciclisti durante il loro corteo per delle loro vittime stradali.Adesso anche loro si mettono a scrivere con lo spray,tanto,a Milano scritta più scritta meno…Che livello di civiltà ha chi deve dare l’esempio di qualità di vita?

  2. n@po Rispondi

    1 dicembre 2012 at 16:57

    Questa è la vera feccia di cui nessun tg nazionale parla!!!

    • Mara Iapoce Rispondi

      11 gennaio 2013 at 03:16

      Sono dei disadattati culturalmente, socialmente ed eticamente. Vanno curati.
      E noi cittadini, di fronte all’assenza di risposte concrete da parte delle varie amministrazioni comunali, non esitiamo a denunciarli se ci troviamo ad assistere all’esecuzione di tali “opere d’arte”! Se questi lobotomizzati percepiscono che siamo determinati e uniti nella lotta al fenomeno, cominceranno a ritirarsi a gambe levate!!

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