Dove c’è un graffito c’è un manifesto che lo contesta.
E sul manifesto, sotto al disegno di una bomboletta spray, c’è scritto: «Caro imbrattamuri, se fosse arte la compreremmo e invece dovremo pagare per cancellarla». Writer colpiti, anche se non si sa fino a quanto affondati. Firmato: Mr Savethewall. Il signor Salviamo il muro. La campagna anti writer parte proprio da lui e in centro l’hanno notata tutti. Il sigillo della critica su quei geroglifici moderni che i writer considerano arte e Mr
Savethewall taccia come spazzatura. Una battaglia che è piaciuta a più di un lettore che ha subito segnalato la notizia al giornale. «Meno male che qualcuno l’ha detto che i disegni con le bombolette non sono arte», è stato il commento più diffuso tra i lettori. Como è una delle città più colpite dai graffitari nonostante in centro operi anche un gruppo di volontari che pulisce scritte d’amore per la ragazza del cuore e di odio per le squadre nemiche, la situazione è ancora lontana dalla pulizia totale. Anche perché, tolta una scritta, come al Broletto, ne compare subito un’altra. Così la campagna di savethewall.it è arrivata anche a Como.
22/01/2013 La Provincia di Como Pag. 23
Giuliano
7 marzo 2014 at 14:28
Il problema è che nelle città il problema non lo vogliono affrontare. La mia amata Roma è diventata un vero cesso!
Angelo e Angela Miele
21 marzo 2014 at 22:23
Anche Campobasso non scherza, però se non ci coalizziamo noi cittadini e non prendiamo anche solo piccole iniziative, non si va avanti. Tante gocce fanno il mare. Avanti tutta!