L’EDICOLA DEL CAGNOLA IMBRATTATA DAI GRAFFITI

Riportiamo la lettera di un lettore del Corriere della Sera pubblicata nella rubrica di  Isabella Bossi Fedrigotti (10 maggio 2014)

Gentile Bossi Fedrigotti, siamo tutti piacevolmente orgogliosi nel vedere le lunghe file di visitatori alle numerose mostre milanesi. Abbiamo il più ricco «miglio dell’arte» del mondo: da Brera, al Filarete con la Pietà Rondanini, alla Scala, al Duomo, all’Ambrosiana e, più in là, l’Ultima Cena. Non dimentichiamo il Quadrato della moda. Dunque il bello e il buon gusto regnano sovrani all’ombra della Madonnina. Però. Mi siedo in un’oasi di pace nel cuore di Milano, all’ombra di secolari e pregevoli alberi, lo sguardo spazia dalla Sinagoga, all’Ospedale Maggiore-Università Statale, al Policlinico, alla Sormani, tutti edifici che delimitano il bel Giardino della Guastalla. Sì, sono in questo giardino e faccio due passi, la Peschiera è sempre elegante e ben tenuta, toh ecco l’Edicola del Cagnola. Mi avvicino, imprudente. Sembra una discarica. L’elegante manufatto del marchese Luigi Cagnola, bella statua nel cortile di Brera, suo l’Arco della Pace e altro, è sfigurato da mille  -spray. Ne ho ricevuto una sensazione sgradevolissima, come se la città fosse nelle mani di gang di malviventi, gente che fa di tutto per farci vivere male. Com’è possibile una simile incuria? L’edicola è di dimensioni modeste, in mezz’ora si può passare una mano di intonaco color sabbia. Non occorrono pensose delibere e dibattiti infuocati, soltanto un «cicinin» di buona volontà. Tuoneranno: per l’Expò tutto a posto, tutto tirato a lucido. Bene, ma noi qui ci viviamo prima, durante e dopo l’ESPò. I milanesi in fila ordinata per vedere Warhol e Klimt sono gli stessi che tollerano simili brutture?

Disperatamente, Luigi Rancati

Condivido la disperazione, nel senso di assenza di speranza in un cambiamento. Da quanti anni siamo afflitti dal graffitismo che sconcia ogni luogo della nostra città, tanto da averci quasi del tutto assuefatti allo scempio? Venti, trenta, forse quaranta? E il fenomeno non accenna a diminuire, ma, al contrario, aumenta sempre più. Pur avendoci messo un tempo lungo, abbiamo infine capito che non è arte bensì imbrattamento e sono sorti vari comitati che si dedicano alla pulizia dei palazzi, eppure niente cambia. Ma i graffitari che spesso non superano i 13-14 anni, dove li trovano i soldi per l’acquisto delle   bombolette di colore? E non hanno genitori che cerchino di sapere dove trascorrano le notti e come spendano le loro paghette? Chi già non conosce le condizioni in cui è ridotta la povera edicola del Cagnola se ne può fare un’idea guardando le foto sul sito del giornale.
ibossi@corriere.it

Giusto signor Rancati,
l’incuria del più antico Giardino Pubblico di Milano della Guastalla è inspiegabile. Non tutti i cittadini però aspettano solo i logici e doverosi interventi (definibili ormai miracoli) che tardano ad arrivare.

L’associazione Nazionale Antigraffiti (cittadini volontari che si autotassano) ha avviato, già dal 2013, laboriose pratiche di adozione per la ripulitura dai graffiti dell’area in oggetto. Progettando anche il successivo mantenimento costante del decoro a cura dei volontari, là residenti, del CPD (Centro Progetti Donna).

Bastassero la buona volontà, la determinazione, il reperimento dei fondi (solo sponsor) indispensabili per ottenere di poter “agire gratis e con rapidità” sarebbe tutto già pulitissimo da tempo.
Noi siamo veloci, non ci facciamo scoraggiare dall’assurdità delle lungaggini della burocrazia. Però: chi la dura la vince, sempre.

Comunico ufficialmente che, come per molte altre nostre ambiziose e impegnative iniziative work in progress, quella sullo splendido angolo maltrattato di Milano è in fase di esecuzione pratica a breve.
Comunicheremo prestissimo la data del cleanig e speriamo che Lei e la Signora Fedrigotti siate dei nostri con tuta e pennelli.

Andrea Amato
presidente Associazione Nazionale Antigraffiti

 

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One Response to L’EDICOLA DEL CAGNOLA IMBRATTATA DAI GRAFFITI

  1. Mauro Bosio Rispondi

    15 maggio 2014 at 14:52

    Speriamo il Signor Rancati dia un’occhiata anche al vostro sito..
    Perché, purtroppo, nella rubrica del Corriere Milano, questa risposta fino a oggi , giovedì 15 maggio, non è ancora stata inserita fra gli argomenti.
    Peccato perché le infinite lamentele di tutto, sempre presenti, e senza quasi mai risposte che indichino una strada eventuale da percorre per trovare il rimedio, quando invece, come in questo caso danno informazioni chiare, che dissipano dubbi, preoccupazione (malinconie), sarebbe bello e utile se trovassero attenzione immediata.
    Bravi voi, comunque, a non desistere e grazie per l’impegno che dimostrate .

    Mauro

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