Cif: l’app che ripulisce la città

Arriva dalla Romania l’idea del brand francese che unisce la tecnologia all’educazione civica

Alzi la mano chi non conosce Cif, la gamma di prodotti per l’igiene domestica popolare anche in Italia. Un motivo in più per informarsi sul prodotto della Unilever è che ha pensato di utilizzare in maniera innovativa la tecnologia mobile, con lo sviluppo dell’app per Android “Cif Cur România”. Si tratta di un’applicazione con cui fotografare mura imbrattate da messaggi offensivi o di scarso gusto con il proprio smartphone. Fin qui nulla di nuovo se non fosse che, grazie alla localizzazione GPS, dopo aver immortalato la discutibile opera d’arte, arriva una squadra di imbianchini, pronti a ripulire la parete e riportarla allo stato originale.E’ ovvio che si tratti di una spudorata azione di marketing: ma è bella e interessante, talmente da far sperare che venga riprodotta anche da noi. Oltre che amplificare il marchio, l’app rappresenta anche una valida repository delle foto che ritraggono le mura cittadine sporcate con scritte o disegni che non hanno nulla in comune con i veri graffiti e murales, ma che rappresentano (soprattutto per i bambini) un’offesa alla vita civile ed educativa del paese.
Insomma è solo un’app ma molto più di un’app!Login o registrati per inviare commenti

Share This Post

One Response to Cif: l’app che ripulisce la città

  1. Luisa Belotti Rispondi

    15 giugno 2014 at 05:20

    “Campa cavallo che l’erba cresce”. Il miracolo di CIF in Romania è esportabile in Italia?

    E a Milano – città di Expò – arriverà CIF a togliere ALMENO DALLE SCUOLE E DAI DINTORNI CEI LUOGHI DI CULTO E DAI GIARDINI E PARCHI GIOCO LA SCHIFEZZA DEL WRITING VANDALICO CHE IMPERA A LIVELLI INIMMAGINABILI?
    Poi magari una passatina CIF dovrebbe proprio farla anche nei dintorni del TRIBUNALE (che vedere l’obbrobrio intorno a dove si Amministra la Giustizia, a spregio di tutto e tutti, è anche peggio e fa davvero ribrezzo).
    Bisogna pulire, la decenza e il decoro negati a quell’area sono un inno alla delinquenza e all’impunità palese. A chi entra là per essere giudicato dopo aver fatto azioni vandaliche passa il messaggio: “vai tranquillo amico… che in Italia la Giustizia è notoriamente bendata”.
    Qui si continua a fingere che tutto questa violenza vandalica sia solo una ragazzata di poco conto.

    Anzi si organizzano qua e là eventi e corsi per incentivare l’uso delle bombolette spray (mettendole in mano a bizzeffe a minorenni, per impararne al meglio l’utilizzo…)

    Aspettiamo con ansia che si decida in fretta, ma a ROMA, aspettiamo che MATTEO RENZI MOSTRI IL CORAGGIO di prendere subito per le corna il “toro ubriaco della street art”, ebbro di ignoranza, ideologie e potere miserrimo.
    Almeno si decida di toccare le tasche in modo determinato (in Francia 25mila euro di multa scoraggiano parecchio). Bisogna che anche da noi la pena pecuniaria sia alta e diventi d’obbligo per tutto il territorio nazionale. Chi aggredisce la bellezza dell’Italia (chi ci specula anche, offrendo, spazi di territorio ad altri imbrattamenti) va fermato perché attenta al futuro dell’Italia.

Rispondi a Luisa Belotti Annulla risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>