Ma c’è anche chi non ci sta: «No alla dittatura dei writers »

TRONZANO VERCELLESE (ces) La street-art non piace a tutti i tronzanesi… infatti il lettore Clemente Fioravanti ci ha scritto una lettera di disapprovazione. «Verranno dati spazi ai soliti graffitari, – scrive Fioravanti che, non contenti di impestare abusivamente mezza Italia (treni compresi), adesso pretendono di “abbellire” legalmente anche il resto. In realtà di queste loro “opere d’ arte” ne faremmo volentieri a meno.
Questa disperata “esigenza” di street art per “abbellire i nostri muri”, la sentono solo LORO!!! Noi staremmo benissimo con i muri puliti.. Nella migliore delle ipotesi le opere dei writers sono leziosità ed inutili forme di esibizionismo, che non servono alla gente ma servono solo a soddisfare le loro manie di grandezza. Ma soprattutto mi chiedo perchè devono essere IMPOSTE a tutti! Perchè non dipingono su tele o fogli di carta e poi espongono le loro opere in una galleria?» Dopo diverse altre considerazioni il lettore chiude la sua lettera polemicamente: «Solo la demagogia e il senso di IRRESPONSABILITA’ delle amministrazioni comunali può concedere a cuor leggero gli spazi pubblici (che sono di tutti, e quindi dovrebbero essere tutelati al massimo) a questa genìa di esibizionisti. Ricordo che la la maggior parte dei writers è avvezza alla illegalità e al vandalismo, anche se poi cercano di darsi una veste “pulita” e “legale” quando gli fa comodo. Quindi dare spazi ai writers è molto diseducativo». Rispettiamo le opinioni del lettore, ma va sottolineato che i giovani che si sono “esibiti” non hanno nulla a che fare coi disadattati che rovinando i muri delle case, sono stimati artisti abituati a agire nella legalità. Sul fatto iniziative come queste siano diseducative o meno è invece in corso un dibattito da tempo.

Articolo apparso su NOTIZIA Oggi Vercelli del 8 luglio 2014

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2 Responses to Ma c’è anche chi non ci sta: «No alla dittatura dei writers »

  1. Luciano Rispondi

    8 luglio 2014 at 19:22

    Il motivo per cui questi malati di narcisismo non si esprimono su tela come i veri artisti, è molto semplice: impongono con la violenza le loro “opere” su ogni supporto pubblico perché sanno perfettamente che le loro tele farebbero solo polvere, dato che interessano solo a loro.
    Purtroppo non hanno ancora capito che esiste la proprietà privata, i cui titolari raramente gradiscono queste intrusioni. Presto potrebbe accadere che qualcuno di loro reagisca molto più energicamente del solito…

  2. Francesco Gibillini Rispondi

    10 luglio 2014 at 12:29

    Si si è vero il “dibattito” è quotidiano.

    Destra/sinistra o sinistra/destra.. eccetera eccetera. Pro o contro. Ma…de che??
    Intanto quello che è sporco resta SPORCO, se non ripuliscono i volontari, e quello che è PULITO DAI VOLONTARI (ovunque ci sia un pensiero di “sinistra evanescente” non progettuale e doverosamente rispettoso del Paese Italia, nel suo complesso) si concede “come ludoteca” a writer sgarrupati, molti pittori di giorno e vandali di notte. Amici però di amministratori, che di fatto sono INCAPACI DI PRODURRE CIVILTà E DECORO Là DOVE SERVE, e soprattutto IGNORANTI delle problematiche mondiali della street art.
    Però, ebbri del loro POTERE, assegnando a cascata spazi, tolti prepotentemente a chi non la pensa come loro, che vengono privati delle loro dignità originaria. Spregiano come sfogatoio.
    Un inutilissimo sfogatoio per i writer, perché ciò non proteggerà mai nulla dall’aggressione di altro (anzi aumenta la prepotenza dei suddetti e crea proseliti).
    Questo sta accadendo dalla Friuli alla punta estrema della Sicilia. Nessuno se ne sta accorgendo.
    E’ vero grave dramma nazionale non percepito da chi proprio dovrebbe.
    E come un virus demenziale che sta percorrendo tutto lo stivale isole comprese.
    Una specie di “mucca pazza” i cui effetti DEVASTANTI SI RILEVERANNO FRA 10 ANNI, QUANDO ORMAI TUTTO SARà ammorbato da poveri egocentrici, senza arte ne parte e politici orbi e conniventi, privi di conoscenza del problema.
    Tanti auguri Italia, son troppi ormai i sovrintendenti delle “Belle arti”, che sembrano affetti da problemi da demenza senile con propensione al giovanilismo, che concedono il loro benestare a roba IGNOBILE in spazi che meriterebbero rispetto, robaccia che anche un bimbo della scuola materne potrebbe trovare orrenda. Francesco

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