Domenica 28 settembre 2014: 2° CLEANING DAY NAZIONALE

ARRIVA LA SECONDA EDIZIONE

DEL CLEANING DAY NAZIONALE

I VOLONTARI E LE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE CHE VORRANNO CONTRASTARE IL DEGRADO DELLA PROPRIA CITTA’ SI POTRANNO TROVARE INSIEME E LO STESSO GIORNO PER UNA GRANDE CORDATA CONTRO IL VANDALISMO GRAFICO CHE ROVINA IL NOSTRO PAESE.

LOGO CDN 2014

L’ULTIMA MATTINA DI SETTEMBRE SCENDI IN STRADA A RIMUOVERE LE SCRITTE CHE ROVINANO UNA SARACINESCA, UN MURO PUBBLICO, UN EDIFICIO PRIVATO O L’ARREDO URBANO: UN PICCOLO GESTO SIMBOLICO DAL GRANDE CONTENUTO CIVICO.

COME PARTECIPARE: per aderire alla seconda edizione del CLEANING DAY NAZIONALE è semplice.

Invia una mail all”info@associazioneantigraffiti.it con indicato la descrizione del luogo che si vuole ripulire, allegando una foto.

Se cerchi volontari indicaci una mail o un riferimento telefonico che possiamo pubblicare per essere contattato dai tuoi concittadini.

Nelle prossime settimane pubblicheremo i riferimenti delle organizzazioni locali che aderiranno all’evento di ripulitura.

L’ITALIA E’ PIU’ BELLA SE LA DIFENDIAMO UNITI

CONTRO CHI LA ROVINA

 

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8 Responses to Domenica 28 settembre 2014: 2° CLEANING DAY NAZIONALE

  1. Tommaso Incerti Rispondi

    2 settembre 2014 at 05:04

    FANTASTICO!
    Agirò a Milano: o con voi o forse (se riesco) organizzandomi con amici nel quartiere dove abito.
    Ma mi chiedo: visto l’uso e l’abuso di autorizzazioni date per nuovi murales fatti a Milano da street artist (pagati per la loro realizzazione), opere visivamente molto invadenti e di dubbio buon gusto a mio avviso (ma, preciso anche secondo il parere di diversi esperti d’arte da me interpellati), che in questi ultimi tempi ci vengono imposti in luoghi affatto periferici, ha senso l’impegno costante della cittadinanza a prescindere?
    Parlo di luoghi centralissimi e di notevole attrattiva turistica, luoghi che, a rigor di logica, ogni “Soprintendenza” dovrebbe sentire l’obbligo di proteggere nel tempo e per i posteri, per mera tutela storico/estetica e non agevolando/approvando nuove forme di invadenza a ricoprire il già bello, e questo poi accade fra milioni di altri segnacci lasciati per spregio ovunque: inizialmente da writer vandali e poi da proprietari privati e pubblici per anni e anni.
    E troppo chiedere che quando si “autorizza” un nuovo murales sia obbligatorio creare prima un’area di pulizia perfetta intorno per 300 m a raggiera? Pali stradali, case centraline di ogni tipo, muri privati, Aler o Comune o Regione. Tutto deve essere pulito per un cerchio di città con il diametro di 600 m, solo poi arriva l’OK per realizzare un murales artistico (che però non spaventi i bambini) e soprattutto fatto su strutture non antiche o attaccate a luoghi di culto.
    Chiederei insomma un “minimo di progettualità” rispettosa e non il caos attuale. Sono certo che se lo aspettino anche i famosi 20milioni di persone che dovrebbero arrivare per EXPò.
    Comunque io pulirò certamente il 28. Grazie a voi

  2. Livia Chirulli Rispondi

    3 settembre 2014 at 21:13

    Finalmente! Andiamo avanti noi volontari, in barba al lassismo del governo, che prima o poi pero’ sara’ costretto a mettere mano alla questione, e seriamente, perche’ fra i tanti risvolti negativi, c’e’ anche il fatto che ci stiamo privando di flussi turistici a causa dello stato in cui versano le nostre citta’.

  3. Francesco Chirico Rispondi

    16 settembre 2014 at 14:06

    Salve, lo scorso anno abbiamo aderito costituendo un comitato ed intervenendo con restauratori di professione sul basamento del campanile della basilica di Santa Chiara in Napoli. Quest’anno vorrei aderire con il Consiglio di Municipalità 2 di Napoli che presiedo e se troviamo uno sponsor proveremo a fare un intervento significativo. Lo sponsor è in linea con la giornata?

    • Andrea Rispondi

      17 settembre 2014 at 02:04

      Buongiorno Francesco, tutto quello che è utile per Napoli è ben accetto: con o senza sponsor. Il bene più importante è la bellezza della città. Saremmo felici che voi partecipaste al cleaning day nazionale del prossimo 28 settembre. Il sito e la pagina facebook è sua disposizione per comunicazioni inerenti al vostro intervento. Cordiali saluti.

  4. Tommaso Incerti Rispondi

    18 settembre 2014 at 04:27

    Lasci perdere la mia domanda – viviamo in una società dissennata –

    la risposta è tutta in piazza Cardinal Ferrari dove di stanno realizzando 800 mq di murales autorizzati e sponsorizzati, senza ripulire nulla temo nelle strade adiacenti devastatissime da tag. Tipo via Mercalli che ospita la Clinica Capitanio.

    Perdipiù del noto “poeta – steet artis” incaricato si possono trovare diversi imbrattamenti per Milano.
    Che ne dice signor artista-poeta, che perfino alla trasmissione “Che tempo che fa” ha negato di operare vandalismo: prima dell’inaugurazione della piazza dipinta potrebbe fare lei un salto veloce là dove sa e personalmente ripulire le sue performance estemporanee su spazi non autorizzati.

    Così tanto per cambiare davvero, come gesto di pacificazione con i milanesi stanchi di frottole e imbrattamenti?

  5. Mara Rispondi

    22 settembre 2014 at 22:41

    Campobasso ha aderito, e vai! Mi sa che la anticipiamo di qualche giorno, ma ci saremo! E poi sono già allo studio altre iniziative, soprattutto in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Culturali. Ad maiora!

  6. Demetrio Colacci Rispondi

    22 settembre 2014 at 22:47

    Io aderirò al cleaning di Campobasso e a tutte le iniziative successive che si vorranno prendere, ma permettetemi di sollevare un problema: possiamo andare avanti indefessamente a ripulire noi volontari? A quando una chiara presa di posizione da parte del Governo centrale? Per esempio, che immagine di Milano si pensa di proiettare all’esterno in vista dell’imminente Expo, e si può pretendere che i volontari la rimettano totalmente a nuovo per l’evento?
    Alla caparbietà dei volontari bisogna unirsi l’impegno concreto delle istituzioni.

  7. Maria Antonia Livi Rispondi

    26 settembre 2014 at 08:55

    Se una farfalla vola nell’altro emisfero, grazie a quel battito d’ali, qualche cosa può accadere anche dall’altra parte.
    Svolazziamo da un’emergenza e all’altra con generosità e vedrete che l’energia di tanti riuscirà a isolare i malintenzionati.
    Perché chi sporca e vandalizza e chi, pur avendone l’obbligo “sceglie di non provvedere alla rieducazione civile alla bellezza” anche punendo duramente ogni vandalismo diffuso, avrà una vita dura in futuro.
    Siamo un movimento per la bellezza che sta emergendo.
    Chi pensa che il non far male sia abbastanza: sbaglia.
    Per vincere il male che avanza bisogna agire e non distrarsi.
    Quindi Buon Cleaning, io ci sarò a Milano il 28.
    M.A.

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