Per un Paese più pulito multe ai vandali e agli sporcaccioni

very bello

Sabato 24 gennaio è stato inaugurato con grande risonanza il sito www.verybello.it per promuovere il turismo in Italia in occasione dell’    2015. Peccato che di inglese, sul sito, ci sia solo il very e che l’unica lingua con cui si promuove il turismo all’estero sia… l’italiano. Con una visione autoreferenziale, di sostanziale e incredibile miopia. Ci si aspetterebbe almeno inglese, spagnolo, francese, tedesco, russo, arabo e cinese, se non altro per gli eventi principali. Chissà che le critiche feroci che la questione comunicativa ha giustamente scatenato attivino un rapido miglioramento dell’accessibilità linguistica anche per i turisti non italiani, per i quali, molto in teoria, il sito è stato pensato.
Il #verybello mi ha ispirato tuttavia una riflessione più amara, che riguarda il modo con cui trattiamo il nostro Paese: davvero #verysporco. In modo imbarazzante. Così crescentemente sporco che l’inerzia mentale e la pigrizia portano molti italiani a non accorgersene nemmeno più. E a contribuire al disastro: “Tanto ormai è sporco”. In più, molti considerano una iattura immodificabile la tendenza a imbrattare i muri, sopportando che qualcuno chiami arte il vandalismo puro. Città come Londra hanno messo in atto la tolleranza zero verso ogni forma di    urbano provocato, e i risultati sono eclatanti, anche nelle metropolitane. A Parigi a dicembre c’erano milioni di persone e le strade erano pulite. Di    neanche l’ombra. Possibile che a Mosca non si veda una carta o una lattina per terra nemmeno in periferia, e che da noi strade, piazze, giardini e stazioni siano degli immondezzai a cielo aperto? Per non parlare delle aree attorno agli stadi ridotte a discariche vergognose dopo le partite. Possibile che solo da noi si accetti come ineludibile un comportamento di maleducazione, negligenza, indifferenza, oltraggio volontario, vandalismo che in altri Paesi e città, anche molto più densamente abitate delle nostre, è stato affrontato e risolto con indubbia efficacia? Possibile che a Roma nessun politico, quale che sia il partito, si accorga del    spaventoso cui è lasciata questa splendida città?
L’Italia è bellissima: ma non c’è dubbio che la bellezza e il piacere di camminare, di gustare, di osservare, di assaporare la musica estetica che illumina il nostro Paese sarebbero infinitamente superiori se fosse più pulita e curata. Con beneficio generale, perché la bellezza e la cura delle cose pubbliche e private sono un analgesico per l’anima di tutti. Non ultimo, si parla tanto di spending review. Ma perché spendere enormi risorse per pulire: basterebbe sporcare molto meno. Farei per lo sporco pubblico la stessa campagna che si è fatta per il fumo o per l’eccesso di velocità. Con multe salate, che sono l’unico linguaggio che fa fare le cose agli italiani. E obbligo di pagare la pulizia dei muri, anche per i genitori i cui figli si dilettino in vandalismi grafici. Se poi si vogliono dedicare ai murales mura di cinta piane e senza valore artistico come si è fatto a Milano per il muro intorno all’ippodromo, va bene. Ma spazi dedicati e non imbrattatura sistematica e troppo spesso solo oltraggiosa.
Caro ministro Franceschini, metta regole severe anche per il rispetto del decoro pubblico e degli edifici, per la pulizia delle strade. Premi le città e i borghi più puliti. Valuti i benefici che le città pulite consentono: in termini quantizzabili, di risparmio pubblico per le spese di pulizia urbana e riparazione dei danni vandalici, e non quantizzabili, ma altrettanto importanti, in termini di piacere estetico, gusto di vivere nel pulito, nell’ordinato e nel bello. E di turismo consapevole. Perché in Alto Adige, con quei borghi lindi, le case fiorite e la cura di ogni dettaglio urbano ci sentiamo tutti più felici? Perché Capri è tenuta in modo impeccabile, dimostrando che anche al Sud, se si vuole, si può?
Ripartiamo dall’educazione civica, in famiglia e a scuola.
www.alessandragraziottin.it

Articolo pubblicato su Il Gazzettino il 26 gennaio 2015.

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One Response to Per un Paese più pulito multe ai vandali e agli sporcaccioni

  1. Enza P.C. Rispondi

    30 gennaio 2015 at 05:49

    VERY BELLO O VERY BALLA?

    “Possibile che solo da noi si accetti come ineludibile un comportamento di maleducazione, negligenza, indifferenza, oltraggio volontario, vandalismo che in altri Paesi e città, anche molto più densamente abitate delle nostre, è stato affrontato e risolto con indubbia efficacia? ”

    SI SI. PURTROPPO è ANCORA PROPRIO POSSIBILE. LA RASSEGNA STAMPA CHE DA NORD A SUD E ISOLE CI SEGNALA IL PROGREDIRE, DAVVERO DRAMMATICO, DELL’INCIVILTà VIOLENTA E DISTRUTTIVA, QUOTIDIANAMENTE, ATTESTA LA SCELTA DELLA – VOLONTARIA SVAGATEZZA IRRESPONSABILE DEI NOSTRI POLITICI -.
    QUESTO NONOSTANTE SI SIA TENTATO DI TUTTO – NELL’AMBITO DELLA CORRETTEZZA E DELLA LEGALITà PER SOLLECITARE – DOVEROSISSIME – REAZIONI DA PARTE DI CHI COMANDA LA NAVE ITALIA.

    IL MINISTRO FRANCESCHINI – SA BENISSIMO CHE SIAMO TUTTI PRIGIONIERI DELLA SCHIFEZZA DIFFUSA E DEL VANDALISMO IMPERANTE E SA ANCHE CHE TOCCHEREBBE PROPRIO A LUI E SOLO A LUI AFFRONTARE CON – SERIETà – IL CONTRASTO ALLA DEVASTAZIONE DI UN PAESE – ANCORA OGGI – INERME, AGGREDITO E DEPREDATO SISTEMATICAMENTE DEL SUO DIRITTO ALLA DIGNITà E AL DECORO.
    MA SOPRATTUTO DEPREDATO DI RISORSE ECONOMICHE PREZIOSE (VISTO CHE FIUMI DI DENARO SE NE VANNO PER IL RIPRISTINO DI CIò CHE VIENE DETURPATO)

    ORA POI CON QUEST’ALTRA STORIELLA -PROMOZIONALE- SI SCIPPA ANCHE LA CREDIBILITA’ DEL PAESE.

    SIA CORTESE MINISTRO FRANCESCHINI, A MILANO CITTà DI EXPò, FACCIA UN GIRETTO SUI NAVIGLI (ha presente quelli progettati da Leonardo da Vinci) COSì AVRà CONSAPEVOLEZZA CHE
    - QUESTA E’ SOLO UNA CAMPAGNA DI INFORMAZIONE TURISTICA INGANNEVOLE – COLPEVOLE!

    NELL’INVADENZA DELLE REALTà VIRTUALI A CUI VIA VIA CI SIAMO DOVUTI ADATTARE, NOSTRO MALGRADO, QUESTA è LA PIù TRISTE E VUOTA DELLE PENSATE.

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