Mai più graffiti e tag sui muri di San Vittore, detenuti e volontari cancelleranno le scritte. Il progetto di Retake per pulire gli esterni e i locali della sezione sanitaria del carcere

Milano.

Ripulire dai graffiti i muri di cinta del carcere di San Vittore, e coinvolgere i detenuti nella ritinteggiatura delle pareti interne di una sezione particolarmente malmessa dal punto di vista della manutenzione. Questo l’obiettivo del progetto promosso dal consiglio di Zona 1, dalla direzione del penitenziario e dall’associazione di volontari Retake Milano, attiva nel contrasto al writing vandalico in città.

Il presidente di Retake Milano oggi incontrerà la direttrice del carcere, Gloria Manzelli, per definire i dettagli dell’intervento. «L’intenzione è fare due giornate di pulizia esterna a settembre, con i nostri volontari e con i dipendenti della società Kpmg – dice Amato – A ottobre, con le necessarie autorizzazioni, vorremmo coinvolgere i detenuti per ritinteggiare la sezione “sanità” del carcere, dove è ospitato chi ha problemi di salute».

Il lungo muro perimetrale di San Vittore – delimitato da viale Papiniano, viale di Porta Vercellina, via Gian Battista Vico e via degli Olivetani – da decenni viene usato come “tela” per scritte fatte con vernice spray. Spesso si tratta di messaggi politici, contro il sistema carcerario e contro le autorità in genere. Ma negli ultimi anni i giovani writers hanno cominciato a sfidarsi nel tracciare sulle pareti in cemento armato le proprie “tag”, per il brivido di imbrattare l’edificio più sorvegliato della città.

Del progetto discuterà questa sera la commissione Ambiente del consiglio di Zona 1, nel cui territorio si trova il carcere. «La nostra intenzione è dare il patrocinio e se possibile garantire un piccolo contributo economico -dice Elena Grandi, presidente della commissione – L’iniziativa ha valore simbolico, in quanto mira a ridurre il degrado nelle carceri partendo dall’esterno, che è la parte più visibile alla cittadinanza. L’augurio è che i milanesi, anche grazie a questo intervento, prendano coscienza della difficile condizione dei detenuti». L’eventuale stanziamento di fondi sarà deciso dall’aula del consiglio di Zona 1 giovedì sera. Il progetto è l’ultimo e più significativo passo di una collaborazione cominciata mesi fa. L’associazione Retake Milano ha infatti coinvolto in diversi interventi di pulizia dei muri della città alcuni giovani per cui il giudice aveva stabilito come pena l’obbligo a svolgere attività sociali. «Più che come una punizione, molti ragazzi hanno vissuto il compito come una vera e propria missione – dice Amato – Questo ci ha spinto a coinvolgere anche i carcerati». Oltre a darsi da fare con rulli e pennelli per coprire le scritte lungo tutto il perimetro del carcere, i volontari di Retake incontreranno anche i detenuti, per illustrare loro la storia e le finalità degli interventi di clean-up svolte finora in città, e delle iniziative future. Le modalità e le date degli incontri saranno definiti in accordo con la direzione del carcere.

Il progetto trova l’appoggio dell’assessorato comunale ai Lavori pubblici. «L’iniziativa è molto positiva ed è in sintonia con quelle che abbiamo promosso nei mesi scorsi – dice l’assessore Carmela Rozza – Per pulire i muri esterni di alcune scuole a Quarto Oggiaro, abbiamo collaborato con i carcerati di Opera e Bollate, che ci hanno dato una mano a coprire scritte e graffiti».

Articolo di Franco Vanni pubblicato l’ 1 Settembre 2015

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2 Responses to Mai più graffiti e tag sui muri di San Vittore, detenuti e volontari cancelleranno le scritte. Il progetto di Retake per pulire gli esterni e i locali della sezione sanitaria del carcere

  1. Petter Brown Rispondi

    2 settembre 2015 at 08:42

    Wat’s “l’appoggio dell’assessorato comunale?

  2. Arianna Ballestri Rispondi

    3 settembre 2015 at 04:45

    Ha ha ha… Bella domanda!

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