Via ai lavori: rifanno il murale dedicato a «Dax»

Milano

Il centrodestra: «La Darsena è di tutti, quel graffito è un tributo ai centri sociali»

La Darsena senza il murales di Dax non è la stessa cosa. Così almeno pensano a sinistra. E anche in Comune pare. Infatti, il grande graffito di 40 metri per tre e mezzo di altezza dedicato a Davide Cesare, il giovane del centro sociale Orso, ucciso dodici anni fa in via Brioschi, tornerà a campeggiare sui candidi argini del porto di Milano appena rimesso a posto. Il sindaco Pisapia il giorno della solenne inaugurazione parlò di «Darsena liberata». Liberata dal degrado e dall’abbandono ma non dai graffiti abusivi che ora ritornano, però autorizzati. Dal 15 settembre al 15 ottobre il murales verrà ridisegnato: «Un mese di attività pittorica murale in luogo pubblico per commemorare e valorizzare la storia antifascista di Milano» spiegano i protagonisti. Ma anche per riportare in vita un graffito che da sempre aveva sollevato polemiche e che magari a una parte di cittadini piacerebbe fosse riproposto altrove. Ma evidentemente la Darsena è di tutti ma di qualcuno di più. Perchè è chiaro che quel graffito non è solo un graffito ma un simbolo. Un segnale di quanto questa amministrazione strizzi da sempre l’occhio ai centri sociali. E la solita storia e al centrodestra non piace: «È assolutamente vergognoso che a soli pochi mesi dalla restituzione ai milanesi della darsena, uno dei luoghi simbolo di Milano, l’amministrazione abbia deciso di imbrattarla- spiega Giulio Gallera, Coordinatore Cittadino di Fi Milano- Al di là delle misure del murales, spropositate per quella che rappresenta la vetrina di Milano, trovo assurda la decisione di questa amministrazione di sinistra di ospitare in un luogo che appartiene a tutti i milanesi, un’opera con una connotazione politica così marcata, che rappresenta l’ennesimo provvedimento ideologico di questa giunta». E i conti non tornano. Anche perchè sono stati spesi circa 20 milioni di euro per la riqualificazione della Darsena. E a sul murales dedicato a Dax è intervenuto anche il Consigliere di Zona 7, Alessandro De Chirico, che nei mesi scorsi ha realizzato anche una petizione contro il provvedimento: «L’amministrazione ritorni sui suoi passi e pensi a una soluzione che possa unire i milanesi e non dividerli. Si tratta, tra l’altro, di un provvedimento di cui i cittadini non ne sanno nulla, approvato in fretta e furia dal Consiglio di Zona 6, a luglio, quando molti avevano già lasciato la città». Difficile un ripensamento. Difficile perchè quella di far rinascere il murales di Dax in darsena era stata una mezza promessa he ora il Comune deve mantenere. «Pisapia e la sua giunta si inchinano per l’ennesima volta ai centri sociali- accusa Riccardo De Corato vice-presidente del Consiglio comunale- A loro è permesso imbrattare la nuova Darsena ed evidentemente lo slogan “Nessuno tocchi Milano” vale per tutti tranne che per i no global. Per loro il centrosinistra non solo mette giù i secchi e gli scopettoni usati per lavare i muri ma addirittura apre le porte della città consegnando la chiave della Darsena».

Articolo di Antonio Ruzzo pubblicato il 10 settembre 2015 su Il Giornale.

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5 Responses to Via ai lavori: rifanno il murale dedicato a «Dax»

  1. Brenda Salani Rispondi

    10 settembre 2015 at 11:47

    Sono sinceramente sorpresa, non positivamente certo.

    Da persona di sinistra convinta lo posso dire con grande onestà: ho sempre ritenuto molto negativo – il messaggio di violenza – che ha perseguitato questo povero ragazzo.
    Mi ha fatto molta più pena il Dax morto, per niente, e poi pure sfruttato come il vessillo della violenza e dell’odio che permane. Questo significa che nelle teste calde e nella società, anche a distanza di anni, non viene elaborato nulla.
    L’odio cristallizzato e diffuso a casaccio può solo produrre altre morti “inutili” di giovani.
    C’è chi ha ritenuto di appropriarsi di un morto per trasformarlo in un simbolo di odio.
    Purtroppo la città è tappezzata da stupidissime scritte rosse, che costringono il ricordo di Dax in un girone infernale. DAX ODIA.
    Ma che fesseria è? Le anime dei morti smettono di essere veicolate da sentimenti di odio , soprattutto di odio pseudopolitico.
    Sono quelli che restano, che hanno gravi, gravissime, responsabilità quando mostrano di non capire nulla sul “disvalore e la stupidità dell’odio e della violenza”.
    Ora c’è anche chi, così si illude di mostrare a tutti i muscoli di sinistra. Ma per piacere, alla comunità serve consenso non arroganza.
    Sveglia gente. Svegliaaaa.
    Non c’è più spazio per certe cose. E’ anacronistico buttare così quei soldi e in quello spazio già costato troppo ai cittadini.
    Credo che 20mila euro farebbero comodo per sostenere gli studi dei figli di Dax. In modo che poi non siano MANIPOLABILI da chi tenta di convincerli che con l’odio, la prepotenza e i messaggi negativi, se si hanno amici al posto giusto, si ottiene tutto. Anche a scapito del diritto di tutti.

    .

    • Roberto Rispondi

      13 settembre 2015 at 20:16

      Brava!Condivido al 100%

  2. Brenda Salani Rispondi

    19 settembre 2015 at 05:37

    Dunque la delibera del consiglio di zona 6 di Milano (che avrebbe finanziato il nuovo murales) vedo che è stata ritirata/sospesa e che ora “forse” tocca a Anpi e Soprintendenza fare nuove valutazioni sull’opportunità o meno del rifacimento del murales che di politico ha sempre avuto ben poco, mentre è stato sempre solo istigazione al contrasto nostalgico.

    Dunque il famoso detto “chi tace acconsente” ha trovato conferma nel ribaltamento, per ora, di ciò che non è condivisibile da chi NON DESIDERA SI DIFFONDANO MESSAGGI NEGATIVI IN NOME DI UNA IDEOLOGIA ESASPERATA e di parte.
    Molti, come me, non hanno taciuto, per fortuna, e questo segna il passo della “democrazia auspicabile” e del rispetto dei cittadini tutti.
    Ogni giunta e consiglio di zona, o consiglio regionale e fino a Roma AVREBBERO il DOVERE di non approfittare del provvisorio potere di maggioranza (perché è provvisorio, chi esagera viene facilmente sempre spostato dal suo scranno), il potere utilizzato per mostrare MUSCOLI al posto dell’INTELLIGENZA rinunciando a costruire insieme una cittadinanza consapevole e attiva nel bene e rispettosa crea danni irreversibili alla formazione delle nuove generazioni. Ora confidiamo anche nella solidità ed equità di ANPI. Le battaglie morali si vincono con la coerenza, non con gli slogan anti questo o quello.

  3. Franco Rispondi

    25 settembre 2015 at 18:21

    Sono un cittadino della zona 6 e auspico che la delibera per il rifacimento del murale a Dax in darsena possa essere ancora rigettata. Chi ha autorizzato la maggioranza del consiglio di zona a prendere questa iniziativa? Come sono stati interpellati i cittadini?
    Ed è anche onerosa se risponde al vero che è stato stanziato allo scopo un contributo pubblico di 20.000 €.
    Se proprio si doveva riempire una parete bianca (che, comunque sarebbe stata dignitosa)si poteva proporre una composizione sul tema dell’acqua o la rappresentazione dei canali che dal Lago Maggiore e di Como raggiungono la darsena a Milano.
    E i 20.000 € avrebbero potuto essere dirottati per la cancellazione delle tags che imbrattano tutte le scuole di Milano. E’ vergognoso che si consentano queste situazioni di degrado sulle facciate delle scuole nelle quali si dovrebbe formare il senso civico dei cittadini di domani.
    Come stonano su questo disastro le bandiere esposte dell’Italia e della Comunità Europea. Almeno si tolgano quelle se il Ministero, i Provveditori, i presidi e i direttori scolastici non sono in grado di tutelare gli edifici loro assegnati dalla furia vandalica.

  4. Franco Rispondi

    28 settembre 2015 at 10:21

    Franco 2
    Dopo il recupero della Darsena e la stesura delle nuove pavimentazioni stile vecchia Milano dell’alzaia e delle strade che conducono al naviglio, non sarebbe il caso che il comune si attivasse in proprio o, eventualmente, con la compartecipazione di uno o più attori privati anche per cancellare le tags che infestano ancora le pareti di alcuni edifici (in particolare quelle della scuola elementare) e i corrimano delle balaustre in pietra lungo il canale e sui ponti?

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