Baby writer imbrattano la scuola

Maser

«Non sapevano più come divertirsi e per rendere la loro serata più interessante: hanno deciso di imbrattare la scuola di Maser, usando bombolette spay», è il commento che fanno in molti a Maser riferendosi a tre ragazzi, uno di Maser e due di Montebelluna che, grazie alle telecamere della videosorveglianza, sono stati pescati con le mani nel sacco mentre disegnavano simboli e scritte incomprensibili sui muri della scuola. I tre hanno disegnato un grande occhio del Grande Fratello e altri simboli sulla parete che guarda su via via Motte. Non sapevano che l’area è costantemente controllata dalle telecamere. Così, come la gatta, ci hanno lasciato lo zampino.

Dovrebbe trattarsi di tre ex studenti della scuola, uno ancora minorenne, che la scorsa notte, per battere la noia, hanno deciso di mettere il proprio marchio sulla parete dell’istituto, dove solitamente il mattino staziona la corriera che poi, verso le 12, porta a casa gli alunni. I tre ragazzi, tutti nati nel 1997, sono stati bloccati da una pattuglia dai carabinieri dell’aliquota del comando dei carabinieri di Montebelluna. I tre ragazzi, che si stavano mangiando con gusto una pizza, non hanno saputo spiegare il perché della loro presenza, a notte fonda, vicino alle scuole. A tradirli sono state le cinque bombolette spray che avevano ancora in loro possesso e che non sono riusciti a nascondere. Inevitabile in passaggio in caserma, la denuncia per danneggiamenti e il infine l’affidamento, in particolare del minorenne, ai genitori.

Il raid vandalico del terzetto ha suscitato grande amarezza in paese «Anche perché – ha detto un papà -siamo di fronte a tre bravi ragazzi». Tra i docenti della scuola prevale per lo più la sorpresa. Il sindaco Daniele De Zen, immediatamente allertato dagli uffici, ha deciso che «Saranno presto presi provvedimenti». Non è da escludere che i “tre artisti di strada” siano obbligati a provvedere nella sistemazione del tratto di muro imbrattato a proprie spese.

Articolo de Il Gazzettino di Luciano Beltrami del 22 Settembre 2015

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One Response to Baby writer imbrattano la scuola

  1. Sal Mariotti Rispondi

    24 settembre 2015 at 04:12

    Si si certo, sono sempre i soliti “bravi ragazzi”. Lo stupore degli adulti davanti alla propensione dei figli di essere a un passo dall’essere delinquenti è spesso patetico.

    Che ne dite di cominciare a chiamare con il loro nome le nefandezze in generale?
    Si può sempre dire ai figli “io non sono e non sarò mai perfetto, ho fatto diverse cretinate, alcune le ho pagate a caro prezzo e alcune mi pesano sulla coscienza e mi impediscono di essere sereno. Ma un vandalo è un delinquente, pericoloso per sè e per la società”.

    Va detto chiaro e tondo in faccia ai rampolli e anche pubblicamente.
    A un cane o a un gatto che fanno guai si può dare una grattatina in testa e via.
    A quelli che sono uomini in formazione serve ben altro, sopratutto non il perdono immediato, a prescindere, perché “erano dei bravi ragazzi”.
    Se vandalizzano passano le Colonne d’Ercole della delinquenza e lo devono sapere bene da subito.
    E’ tempo che i genitori tornino a essere genitori, non amici conniventi.
    I giovani hanno da sempre e ora più che mai, la necessità di una vera guida che sia soprattutto sincera.

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