Vetri in frantumi e fiancate sfregiate Non c’è pace per i treni

SONDRIO

I vetri del “Maloja” presi a sassate e mandati in frantumi, mentre le fiancate di due Coradia nuovi di zecca sono state imbrattate da writers. Bilancio pesante, pesantissimo, e non solo sotto il profilo dei danni, quello denunciato da Trenord nella stazione di Sondrio.

Due episodi inquietanti e incresciosi che riportano sotto i riflettori un tema – purtroppo – sempre d’attualità: i vandalismi. Il primo blitz – quello delle scritte spray – è stato messo a segno nel fine settimana. Gli otto vetri in frantumi, invece, risalgono all’alba di lunedì. Trenord ha già riparato i danni al Maloja – uno dei treni recentemente revampizzati – e ha ripulito da cima a fondo anche i due Coradia, pronti a tornare in servizio.

La condanna

«Non abbiamo parole se non per condannare quanto accaduto – tuona Giorgio Nana di Filt Cgil -. Non può e non deve succedere. Bisogna mettere in atto tutti gli strumenti per evitare che questo accada, ma serve anche maggiore collaborazione da parte della popolazione che deve segnalare eventuali episodi… Non da ultimo anche la giustizia dovrebbe usare il pugno di ferro. Solo con condanne esemplari, infatti, le cose potrebbero cambiare…».

I balordi armati di spray o di spranghe potrebbero aver agito in pochi minuti, di notte, facendo ben attenzione a non farsi notare dall’unico dipendente in servizio e addetto alla manutenzione dei treni (con il freddo di questi giorni per poterli mettere in moto vanno scaldati, anzi “battezzati” come si dice in gergo, con parecchio anticipo).

«Di solito impiegano pochi minuti a sfregiare un treno e se ne infischiano se ci sono telecamere in azione», precisano da Trenord, ma il compito di presidiare le stazioni, dotandole di sistemi di allarme o di controllo spetterebbe ad Rfi. E se è vero che l’occhio elettronico serve a poco come deterrente, è anche vero che quello in funzione nel sottopasso di Sondrio il suo dovere lo ha fatto più di una volta, consentendo alle forze dell’ordine di acciuffare i malandrini. «Un tempo c’era la Polfer, la polizia ferroviaria – ricorda Nana -, oggi il presidio non c’è più e quindi i vandali hanno via libera soprattutto la notte e dal mio punto di vista tenere un Coradia in una stazione senza alcuna vigilanza è come lasciare una Ferrari in un parcheggio non custodito».

Paragone ardito, certo, ma calzante. Trenord nel 2014 ha speso qualcosa come 8 milioni di euro per rimediare ai danni causati dai vandali: cento vetri rotti alla settimana e 153mila metri quadri di graffiti cancellati (contro i 121 del 2014 e i 97mila del 2013).

Danni ingenti

«Con 8 milioni di euro – precisano dalla società – si sarebbero potuto comprare non uno, ma due treni Coradia nuovi». È invece destinata a migliorare la sicurezza a bordo dei treni con la presenza – non più a livello sperimentale – di guardie giurate (non armate) che saranno autorizzate anche a identificare i passeggeri, in modo da disincentivare atti vandalici (a bordo dei nuovi convogli ci sono comunque sistemi di videosorveglianza), aggressioni ed episodi di microcriminalità.

ARTICOLO DI ANTONIA MARSETTI DEL 20 GENNAIO 2016, LA PROVINCIA DI SONDRIO

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One Response to Vetri in frantumi e fiancate sfregiate Non c’è pace per i treni

  1. Alessandro Rispondi

    24 gennaio 2016 at 22:48

    E c’è gente che si lamenta perchè Trenord ha aumentato (assai)leggermente l’abbonamento per i viaggiatori,,,

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