NAPOLI
Scritte vicino alla scalinata e sui leoni. I negozi annunciati non ci sono
Struggimenti d’amore, nomi intrecciati a cuori, il solito disegno con ambizioni oscene. Il colonnato di piazza del Plebiscito, da poco ripulito e restaurato, è di nuovo imbrattato da vergognosi graffiti. E di veramente osceno c’è solo che questo affronto al patrimonio monumentale della città si ripete ad intervalli regolari, ad un passo dalla Prefettura e sotto gli occhi di tutti. Le scritte – realizzate con le bombolette spray, ma anche con pennarelli indelebili – imbrattano il lato del colonnato sul versante di piazzetta Carolina, i monumenti, la gradinata. Una autentica vergogna che rischia di essere solo un seme di ben altre vandalizzazioni. Il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, insieme con Gianni Simioli de La radiazza hanno rilevato che le scritte sono anche sui leoni e sui basamenti delle statue. Insomma non c’è pace per un monumento che cerca invano un riscatto e per il quale non si riesce a trovare una sintesi fra bellezza architettonica, un pizzico di civismo e funzionalità. Insomma i negozi che dovevano arrivare sotto il colonnato – e che sono sostanzialmente rimasti solo un progetto – avrebbero potuto evitare uno scempio che dilaga senza alcun freno. Dilaga sotto gli occhi delle forze dell’ordine – costantemente presenti nella piazza – e dei militari di servizio presso la Prefettura e il comando militare. Si consuma sotto gli occhi attoniti dei turisti che si chiedono perché tanta bellezza venga gettata via. I ragazzi che si divertono ad imbrattare i monumenti non solo oltraggiano il patrimonio artistico, ma gettano all’aria i moltissimi fondi impiegati per interventi di ripulitura complessi e lunghi, che sono stati ultimati in tutta fretta in occasione dell’arrivo del Papa in città. Un intervento che ha restituito dignità e splendore alla piazza. Uno splendore durato davvero pochissimo. Due mesi dopo il restauro sono comparse le prime scritte, i disegni e i graffiti.
ARTICOLO DI Anna Paola Merone DEL 28 FEBBRAIO 2016, CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
Carmine
29 febbraio 2016 at 18:45
Si puo fare qualcosa x ripulire se aspettiamo le istituzioni non ci sono speranze io stesso sarei disposto a farla insieme a mio figlio o paura che sia solo l inizio di uno scempio ben piu grande…